Beyoncé inarrestabile: sua la scena musicale e della moda del momento. L’ultimo record la consacra queen anche della musica country: è infatti la prima artista nera in cima alla classifica di questo genere grazie all’album Cowboy Carter. In passato, altri cantanti neri erano arrivati in vetta a quella lista, ma mai una donna. In parallelo, il disco diventa la sua ottava antologia number one del Billboard 200 – la classifica generale degli Stati Uniti.
È il fenomeno del momento, e accade anche nell’ambito fashion: Cowboy Carter ha provocato l’ultima impennata dello stile Western che, passando dal cappello da cowboy agli stivali, mette l’accento sul denim. Conscia di essere una vera trend-setter, nell’ultimo brano dell’album, Sweet Honey Buckiin, Beyoncé canta “Wear that sh*t that I know start a trend” (“Indossa ciò che so darà inizio a una tendenza”), scatenando una corsa a qualsiasi cosa dia l’idea da donna di frontiera e mandriano dei giorni nostri.
Spinta che il look Western aveva già ricevuto attraverso il guardaroba del tour mondiale Renaissance dell’artista. Un look che è poi apparso sulle passerelle Autunno/Inverno 24 – dalla collezione Louis Vuitton di Pharrell Williams ai chaps di pelle di Stella McCartney e alle giacche e pantaloni con frange di Chloé. Stiamo vivendo oggi il punto culminante di un movimento che ribolle dalla fine degli anni 2010, quando gli stilisti newyorkesi LaQuan Smith e Telfar con le loro sfilate resero omaggio alla storia – in buona parte sconosciuta – dei cowboy neri; e Solange accompagnava il suo album When I Get Home con video dall’iconografia western.

La moda sta vivendo una nuova era, quella che si potrebbe definire Westerncore: l’abbigliamento tradizionale da cowboy si è trasformato in un punto fermo del guardaroba contemporaneo. Una nuova fase di accettazione mainstream il cui effetto Beyoncé è innegabile: le azioni di Levi’s nell’ultima settimana sono aumentate del 20% grazie al brano Cowboy Carter. Le ricerche su Google per “stivali da cowboy da donna” e “Levi’s jeans” sono aumentate del 176% dall’uscita dell’album a fine marzo. “Jeans a zampa” aumentato del 372% in tutto il mondo. Ai pantaloni si aggiungono quelle per i gilet in denim a +105% rispetto agli ultimi cinque anni.
Questa crescita non è limitata agli Stati Uniti. I marchi di moda fanno sempre più riferimento allo stile western in risposta al suo aumento di popolarità. E con Coachella alle porte (il prossimo fine settimana) l’aspettativa è che emergano nuove interpretazioni del trend Western. Intanto, Pinterest – piattaforma chiave per la pianificazione degli outfit della Gen Z – ha già segnalato diverse “sfumature” sull’abbigliamento tradizionale da cowboy, con una crescita della ricerca di “abiti da cowgirl grunge” (in aumento del 460%), “stile cowgirl hippie” (+ 40%) e un esempio di nicchia “vampire cowboy” maggiore del 120%. Questo suggerisce che il Westerncore potrebbe durare a lungo, anche dopo l’onda Cowboy Carter.