Arriva come una doccia fredda: Pierpaolo Piccioli non è più il Creative Designer di Valentino. La griffe di Mayhoola for Investements e lo stilista, in carica dal 2016, hanno comunicato la decisione congiunta di interrompere la loro collaborazione.
“Lo stilista ha influenzato significativamente il percorso della maison con la sua visione, dedizione e spirito innovativo, un capitolo cruciale nella storia della casa di moda fondata da Valentino Garavani”, si legge nella nota ufficiale diramata dall’azienda. “Ha portato la Maison a quello che rappresenta oggi”, ha dichiarato il CEO Jacopo Venturini.
Pierpaolo Piccioli ha affidato al suo profilo Instagram l’ultimo saluto rivolgendosi soprattutto ai suoi fan. “Non tutte le storie hanno un inizio e una fine, alcune vivono una specie di eterno presente che brilla di una luce intensa, così forte da non lasciare ombre – ha scritto lo stilista. – Sono stato in questa azienda per 25 anni, e per 25 anni sono esistito e ho vissuto assieme alle persone che con me hanno intessuto le trame di queste storia bella che è mia e nostra. Tutto è esistito ed esiste grazie a coloro che ho conosciuto, con cui ho lavorato, con cui ho condiviso sogni e creato bellezza, con cui ho costruito qualcosa che appartiene a tutti, e che resta immutabile e tangibile. Questo patrimonio d’amore, di sogni, di bellezza e di umanità, lo porto con me, oggi e per sempre”.
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La lettera, poi, prosegue: “Questa è la bellezza che abbiamo creato, è vita, speranza, opportunità e gratitudine, è la mia gente, il mio cuore, è l’amore che ti regala tutte le possibilità del mondo, soprattutto quelle che da solo non potresti immaginare. Grazie a ogni singola persona che ha reso possibile in un modo o nell’altro tutto questo, è stato un privilegio e un onore condividere il mio percorso, e i miei sogni, con voi. E grazie al signor Valentino e a Giancarlo Giammetti che mi hanno consegnato i loro”, ha concluso Piccioli.
Lo stilista di Nettuno è entrato in Valentino nel 1999. Dal 2008, è passato alla guida dell’ufficio stile della griffe romana assieme a Maria Grazia Chiuri, trasferitasi successivamente al comando del womenswear Dior dal 2016. Solo negli ultimi otto anni Piccioli è diventato direttore creativo, ma per tutto il suo periodo nella Maison è rimasto fedele all’eredità elegante e lussuosa consolidata dal marchio, lanciandolo allo stesso tempo in una nuova era. Non dimenticheremo il suo PP Pink che ha segnato un’epoca e sembra non voler cedere il passo a nessun altro trend così potente.
Ci sarebbe molto da dire sul genio di Pierpaolo Piccioli, ma l’enfasi sull’inclusività e sulla diversità è ciò che viene immediatamente alla mente con le sue passerelle piene di modelle di età, razza e taglia diverse. È d’obbligo ricordare la sua sfilata couture autunno/inverno 2022, ambientata a Piazza di Spagna a Roma, inaugurata dalla modella Alaato Jazyper dal Sud Sudan. “Volevo persone che esemplificassero grandi cambiamenti sociali, persone a cui 30 anni fa non sarebbe stato permesso di sfilare”, disse Piccioli in quell’occasione. Ragazzi che indossavano abiti femminili e più di 40 ragazze nere a dominare nella capitale d’Italia, contro ogni esempio di xenofobia e omofobia. Una sfilata cento per cento Valentino – couture, piena di eleganza e glamour – trasformata in un palco su cui dare spazio a chi spesso non è concessa alcuna visibilità nella moda.
Non vediamo l’ora che Pierpaolo inizi un nuovo emozionante capitolo. Altrove, con lo stesso meraviglioso viaggio.