La fashion week di Parigi – Autunno/Inverno 2024-2025, sancisce anche la chiusura del mese dedicato alla moda femminile. Lord & Taylor, tra gli iconici department store della Quinta Strada, mette definitivamente fine alla sua storia. Roma, grazie a Bulgari, si appresta a diventare polo internazionale dell’alta gioielleria. Coach apre un ristorante dal forte richiamo newyorchese e Christian Dior lancia Savage Elixir in versione cristallo Baccarat. Come ogni settimana, le nostre news con review dedicate alla moda.

Manifesto. Miss Dior di Maria Grazia Chiuri apre la settimana della moda di Parigi Autunno/Inverno 2024-2025 – ultimo appuntamento del mese delle passerelle fashion. Intrisa di glamour anni Sessanta. la sfilata della Chiuri si è svelata intorno ad una installazione dell’artista indiano Shakuntala Kulkarni. Nove manichini con un’armatura in bambù, una riflessione sul corpo femminile: le corazze per le donne hanno lo scopo di proteggerlo dai vincoli sociali e patriarcali, propri del sistema sociale e domestico tradizionale. Ad ispirare la nuova collezione della Chiuri, però, è stata Gabriella Crespi, designer e scultrice italiana, classe 1922, che nel corso della sua lunga carriera (è morta a 95 anni) ha prodotto oltre duemila oggetti. Era la musa dell’allora direttore artistico Marc Bohan, che le chiese di realizzare una linea di oggetti per la casa e da regalo. Una collaborazione che li legò professionalmente per venti anni. Erano gli anni ’60, il periodo in cui la maison parigina aprì al prêt-à-porter, lanciando la linea Miss Dior e introducendo un nuovo modo di vestire per le donne. L’ultima collezione di Maria Grazia Chiuti ha voluto rievocare proprio le silhouette glamour e i materiali di quel tempo, stampando e ricamando la scritta “Miss Dior” su 72 capi della collezione. Un vero proclama.

No-phone show. Per la sfilata Autunno 2024 alla settimana della moda di Parigi, The Row ha chiesto agli ospiti di “astenersi dall’acquisire o condividere qualsiasi contenuto durante la vostra esperienza” e ha invece offerto quadernetti per appunti e penne. La richiesta è stata rapidamente condivisa sui social media dando vita a una conversazione su esclusività, elitismo e addirittura nostalgia. Per alcuni, il gesto ha rappresentato un atto di esclusione da parte di un marchio i cui capi sono già molto al di fuori del budget di molti. Mentre la maggior parte delle case di lusso tende a utilizzare i social per generare buzz e ampliare la propria portata, The Row fa l’opposto. Le sorelle Olsen – le proprietarie Mary Kate e Ashley – hanno effettivamente creato un senso di suspense e anticipazione, rendendo il marchio ancora più esclusivo. L’idea che solo pochi eletti siano stati in grado di vedere in prima persona l’ultima collezione, mentre le masse devono aspettare una notevole quantità di tempo, conferisce al brand newyorchese il fattore cliquish -esclusività vietata agli outsider. La forzatura a non usare i social media – incoraggiando inavvertitamente a vivere il momento – ha anche permesso all’industria di provare nostalgia dell’esperienza tradizionale delle sfilate. ll messaggio delle Olsen sembra abbastanza chiaro: coloro che cercano la convalida attraverso Instagram & co. non assistono allo show.
The end. Lord & Taylor non esisterà più, chiude anche il settore e-commerce. Dopo decenni di cambi di proprietà, il 2 gennaio 2019 il department store chiuse la flagship sulla Fifth Avenue, e l’anno successivo fu la volta del resto della catena. Nel 2021, il gruppo proprietario Saadia, ora invischiato in grosse grane giudiziarie, rilanciò L&T come sito web. Fondato nel 1826, Lord & Taylor era un tempo tra i negozi più alla moda del Nord America, noto anche per aver promosso il talento del design americano. C’era uno spirito patriottico associato al magazzino, tanto che per molti anni il flagship store al mattino apriva ai clienti sulle note dell’inno nazionale degli Stati Uniti. L&T non è riuscito a tenere il passo con i tempi, incapace anche di scrollarsi di dosso l’etichetta di “il negozio di tua nonna”, né tanto meno ha saputo sviluppare l’apparato digitale per fare concorrenza ai rivali.
Meraviglie rosa. Adidas e Tribeca Film Festival hanno co-prodotto una docuserie – “Create With Purpose” – che racconta l’impatto significativo di nove donne nere sulle rispettive comunità. In occasione della proiezione, al Roxy Hotel di Manhattan, il gigante delle sneaker ha voluto offrire loro un riconoscimento speciale. Tra queste, Wanda Cooper Jones, la fondatrice di The Ahmaud Arbery Foundation che crea spazi sicuri dove ragazzi e adolescenti di colore possono fare attività sportiva. Nel 2020, Arbery, figlio venticinquenne di Jones, fu assassinato mentre faceva jogging in Georgia. Due anni dopo un giudice federale condannò tre uomini con l’accusa di crimine d’odio a sfondo razziale.
Jakarta loves New York. Il marchio di moda Coach ha annunciato il primo grande debutto nel settore della ristorazione con l’apertura di The Coach Restaurant and Coffee Shop presso il Grand Indonesia Mall di Jakarta, in Indonesia. Progettato dal direttore creativo di Coach Stuart Vevers e dallo Studio Sofield il ristorante e la caffetteria sono a tema della città di New York, con le raffigurazioni dei diner, dei taxi e dei deli. Anche il menu offre i piatti iconici della Grande Mela, dalla pizza al mister softee ice-cream.

Capitale da gioiello. Roma con Bulgari diventerà un polo internazionale di formazione dell’alta gioielleria. “L’Italia più che è mai è l’alfiere della conoscenza orafa: abbiamo una responsabilità forte, come leader di questa arte in Italia e nel mondo, di preoccuparci non solo della manifattura ma di suscitare nuove vocazioni che nel XXII secolo sono più difficili che nel secolo scorso”, ha detto l’AD di Bulgari, Jean Christophe Babin. “Vogliamo aprire un laboratorio di alta gioielleria e lo faremo nel 2026: siamo consci che c’è tantissimo lavoro da fare ma sarà un grande salto qualitativo e quantitativo che farà di Roma la capitale indiscussa dell’alta gioielleria italiana e europea”, dice Babin, spiegando altresì all’ANSA che il progetto nasce sulle orme di quanto realizzato a Valenza in Spagna dove, nella manifattura di gioielli di lusso più grande del mondo, già si investe nella formazione di giovani artigiani.

A casa di Gaudì. Louis Vuitton ha annunciato che sarà Barcellona la prossima meta per nuova collezione Cruise 2025 immaginata da Nicolas Ghesquière, il direttore artistico della linea donna. La capitale catalana è palcoscenico di molti progetti della maison, tra cui la 37/a edizione dell’America’s Cup e la sessione di qualificazione della Louis Vuitton Cup, che comincerà nell’estate del 2024. In passato, la maison ha presentato le sue collezioni Cruise in luoghi come la John Lautner’s Bob & Dolores Hope Estate a Palm Springs, il Salk Institute in California e l’Isola Bella sul Lago Maggiore. “È un immenso piacere collaborare con la città di Barcellona – ha detto Pietro Beccari, presidente e CEO di Louis Vuitton – che condivide con la maison i propri valori, riconducibili ad un profondo legame con la storia ed un’evidente passione per la creatività”.
Che profumo! Sauvage Elixir di Dior, una delle fragranze più amate di Dior, supera il confine del lusso: unisce le forze con Baccarat per ricreare l’iconico flacone in cristallo. Una dozzina di abili artigiani del Casa francese ha rifatto il look a 200 bottigliette soffiate a mano e numerate, a cui fa da sfondo il legno di quercia scuro del box contenitore. È la prima bottiglia traslucida di Sauvage Elixir, solitamente di un vetro blu notte. La fusione di un profumo iconico con il tocco elegante di Baccarat costa $ 8200.