Le ragazze della Gen Z sono affascinate dai gioielli appariscenti, dalle stampe animalier e hanno la passione per il make-up, quello marcato, al punto da promuovere il ‘mob wife’ trend, l’estetica nello stile della moglie del mafioso che ormai spopola. Criticata da alcuni utenti come tentativo di voler rilanciare la cultura del crimine organizzato, la tendenza consiste, invece, nell’incarnare gli outfit e il portamento delle donne dei malavitosi ritratte nelle pellicole di Hollywood – da Edie Falco (Carmela) o Drea de Matteo (Adriana) ne I Soprano a Lorraine Bracco in Goodfellas. A cui si aggiunge l’influenza di show come ‘The Real Housewives of New Jersey’, andato in onda negli anni 2000, che ne conferma il fascino duraturo.
La base del look da mob wife è in genere un outfit total black, a cui vengono accostati accessori appariscenti. E allora dobbiamo immaginare un paio di orecchini a cerchio d’oro – conta anche lo spessore, che eguaglia la caratura, e collane d’oro possibilmente multiple. Non dimentichiamo il motivo animalier, declinato su tutto: dai vestiti agli accessori – la scarpa stiletto è un must – dal portachiavi ai cuscini del divano di casa, il tigrato prevale su quello a zebra, ma vanno bene entrambi purché in versione vistosa. Le unghie, considerate veri e propri accessori, devono essere lunghe e squadrate, rosso rubino metallizzato ma anche in versione french manicure. Trucco e parrucco, rispettivamente marcato il primo e vaporoso l’altro.
In un’era guidata dai social media chiunque può scegliere di seguire una nuova estetica semplicemente scorrendo sul telefonino. Tuttavia, un nome provocatorio come “mob wife” su piattaforme tipo TikTok sembra una precisa strategia volta ad attirare consensi, fino, come si è visto, a mettere le radici per un trend. Nonostante il nome, dunque, non si tratta del desiderio di emulare lo stile di epoche come quella navigata da John Gotti, per la Gen Z l’interesse è prettamente estetico. Ed è utile aggiungere che il look associato a Carm o ad Adriana, facilmente definibile come agli antipodi dell’estetica clean girl, altro non è che l’ostentazione esagerata della moda degli anni Ottanta, parallela – ma in buona parte equiparabile – allo stile delle attrici della soap opera Dynasty, ad esempio. Solo poche settimane fa ai Grammy Awards la cantante Miley Cyrus nel volere omaggiare la madrina di battesimo e collega Dolly Parton – che mob wife non è – si è fatta cotonare e gonfiare la chioma incappando involontariamente nel trend.

L’essenza, il simbolo per eccellenza che regola il mob style 2024, è nel cappotto di pelliccia – dal visone alla voluminosa volpe, ma anche sintetica è accettata – che sfiori possibilmente le caviglie e che abbia sopratutto spalle extra large, il taglio boxy. Il primo passo per la Gen Z è stato frugare negli armadi delle mamme e delle zie dove è facile trovare pellicce acquistate negli anni ’80, e soprattutto tra gli stand del mercato del vintage. Ma non è tutto. La moglie del mafioso ostenta anche la pelle – e la versione eco – in particolare i trench e i cappottini a campana con l’accento del pelo su collo e polsini. La Gen Z, che ama tutto quando è di seconda mano ed è affezionata al recycling, come non poteva fare propria questa tendenza? Le ragazze hanno reso attuale il trend mob wife mescolando abbigliamento casual con un chiassoso tocco glam: body aderenti o dolcevita neri, giacca di pelliccia vintage e occhiali da sole total black oversize, accessoriati da catenine d’oro e orecchini a bottone di diamanti (gli studs), particolarmenre trendy quelli grandi, visibili dal Pianeta Marte.
Secondo Liz Teich, una stylist newyorchese intervistata dalla CNN, “le generazioni più giovani potrebbero usare il trend mob wife come forma di ribellione contro i prezzi eccessivi del quite luxury. Piuttosto che spendere centinaia di dollari per un look sommesso, l’estetica della mob wife incarna l’audacia e incoraggia l’uso di look appariscenti per attirare attenzione su di sè”.
Si potrebbe dire che il trend incarna perfettamente lo spirito della Generazione Z, amante del vintage con un occhio all’ambiente, e con carattere grintoso, proprio come quello di Carm.