Il “wrap dress”, l’abito a vestaglia in tessuto jersey di Diane von Fürstenberg, compie 50 anni. Per l’occasione sono previste una serie di iniziative che celebreranno l’emblematico capo descritto come il “simbolo della liberazione delle donne”, ciò che permise alla ora 77enne stilista di origini belghe, naturalizzata newyorchese, di salire all’Olimpo della moda. Oggi, molto probabilmente, farebbe discutere lo slogan di lancio della prima campagna pubblicitaria -“Sentiti una donna, indossa un vestito” – ma nei fatti il capo dal modello a portafoglio ha accompagnato cinque generazioni. È aderente e definito da uno scollo a V, senza alcuna zip, segue le forme invece di nasconderle e il taglio al ginocchio permette di scoprire le gambe. Insomma, con leggera malizia, il vestitino dalle stampe multi accarezzando la modernità divenne simbolo di emancipazione.

I festeggiamenti per i cinquant’anni iniziano domani con la messa in vendita di un foulard di seta ($258) in edizione speciale la cui stampa è ispirata al cruciverba del New York Times: a marzo dello scorso anno il quotidiano inserì il nome della stilista in risposta ad una domanda. Lo stesso David Kwong, il creatore del puzzle del NYT, ha partecipato alla realizzazione del disegno che definisce una capsule per la primavera ‘24. Sei wrap dress compongono la mini collezione di 16 pezzi con tre diverse “stampe cruciverba” contraddistinte da parole mantra di Diane von Fürstenberg quali “truth,” “dare,” “freedom,” “attitude,” “in charge,” e “love”.
Gli eventi in calendario seguono la mostra “Women Before Fashion” dedicata alla vita e al lavoro della designer, tenutasi a Bruxelles l’anno scorso e terminata agli inizi di gennaio 2024. In occasione della giornata internazionale della Festa della Donna, il 1° e 2 marzo DVF terrà una serie di incontri di discussione e dibattito presso la boutique del Meatpacking District, insieme ad una passeggiata di gruppo sull’Highline di New York.
A giugno ci sarà la messa in onda di un lungo documentario intitolato “DVF” sulla piattaforma Hulu/Disney. Diretto da Sharmeen Obaid-Chinoy, il film biografico avrà la première al Tribeca Film Festival 2024 lo stesso mese. In concomitanza con il Festival del Film di Venezia, a fine agosto sarà la volta del 15esimo DVF Award, premio assegnato alle donne in aiuto alle altre donne. Tra le vincitrici figurano la Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde e l’avvocato per i diritti civili Amal Clooney.
Von Fürstenberg ebbe l’idea del vestito mentre si trovava in Italia, alla Manifattura Ferretti di Como, dove la designer – divenuta tale due anni prima – imparava la tecnica della stampa dal proprietario Angelo Ferretti. Era il 1974 quando quest’ultimo acquisì la fabbrica di collant dotata di macchine per il tessuto jersey. Fu proprio quella stoffa ad ispirarla. Diane partì da un top incrociato, lo stesso modello indossato sul tutù dalle ballerine di danza classica. Dal look corto passò al vestitino, facile da realizzare e altrettanto easy da indossare. All’età di 27 anni la stilista riuscì a produrre 25mila wrap dress a settimana, venduti per 80 dollari. Due anni dopo Newsweek le dedicò una copertina definendola “the most marketable designer since Coco Chanel” (“la designer più commerciabile dai tempi di Coco Chanel”).
Quell’anno, era il 1976, la stima dei wrap dress venduti arrivò ad un milione di unità. Il vestito a vestaglia stimolò la fantasia di Andy Warhol – che lo realizzò in stampa Chainling per la stilista – e fu tra i preferiti di Patti Hansen – attrice e moglie di Keith Richards – e della modella di Calvin Klein, Lisa Taylor. Cybill Shepherd ne indossò uno con stampa Seventies rosso e bianco nel film Taxi Driver con Robert De Niro. Resistendo a cambi generazionali come pochi, nelle ultime cinque decadi il vestito di von Fürstenberg, infatti, ha avuto continui ritorni. Dopo un periodo meno luccicoso dovuto all’uscita di scena della stessa designer a causa di un tumore, l’abito ha vissuto un forte revival grazie alle giovani degli anni Novanta, tra queste le ereditiere Paris e Nicky Hilton e la scomparsa cantante Amy Winehouse. Michelle Obama ne indossò uno con stampa in bianco e nero per la prima foto di Natale della Casa Bianca. La Principessa del Galles Kate Middleton è tra le affezionate del dress di Diane von Fürstenberg. Addirittura Ingrid Betancourt, dopo sei anni di prigionia nelle mani dei rivoluzionari colombiani, fece di quell’abito il suo primo acquisto. Recentemente se ne è innamorata la Gen Z che, accorta, lo ha scovato nei negozi di abiti vintage.
Durante un’intervista, volendo spiegare l’appeal del wrap dress ad un giornalista francese, Diane Von Fürstenberg disse: “Beh, se hai intenzione di svignartela senza svegliare un uomo che dorme, le zip possono rivelarsi un incubo”.