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in Moda
January 20, 2024
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La scommessa Pharrell Williams fa schizzare il gradimento di Louis Vuitton

Pharrell piace proprio a tutti, si capisce anche dal front row: in prima fila Bradley Cooper, di fianco alla boyband coreana Riize

Filomena TroianobyFilomena Troiano
La scommessa Pharrell Williams fa schizzare il gradimento di Louis Vuitton

US singer and designer Pharrell Williams and creative director for Louis Vuitton appears on the runway after the presentation of his Fall/Winter 2024/2025 collection for Louis Vuitton during the Paris Fashion Week, in Paris, France, 16 January 2024 - ANSA/EPA/TERESA SUAREZ

Time: 6 mins read

La collezione Autunno-Inverno 2024/2025 di Pharrell Williams per Louis Vuitton presentata in occasione della settimana della moda maschile a Parigi fa schizzare gli indici di gradimento. La top model inglese Kate Moss spegne 50 candeline e Valentino consegue la Certificazione della Parità di Genere. Mentre il colosso LVMH ha annunciato grandi cambiamenti nella gestione di Bernard Arnault. Fra un mese, sul mercato arriveranno le prime calzature per uomo firmate Stuart Weitzman.

Williams conquista Parigi e non solo. L’ultima sfilata di Pharrell Williams, rapper e designer del menswear di Louis Vuitton, in occasione della Paris Men’s Fashion Week 2024, è stata da standing ovation. Puntando sul Far West, il successore dell’indimenticato Virgil Abloh ha fatto parlare di super trend e pezzi cult. In una location alle spalle della Fondazione del brand a Parigi, Pharrell ha palesemente omaggiato il Paese da cui proviene, gli Stati Uniti, con i modelli in sfilata davanti ai suggestivi scenari delle Montagne Rocciose. Su uno screen le cime innevate di Wyoming, Colorado, Montana e New Mexico.

La collezione Autunno-Inverno 2024/2025 di Louis Vuitton Uomo infatti si ispira al guardaroba americano più autentico e wild con riferimenti che mirano al workwear, la super tendenza all’orizzonte, ma anche al dandy: i motivi cult della Maison come il Damier e il simbolo LV, Pharrell li ha reinterpretati in chiave Buffalo Check e Monogram Cowboy; frange ma anche gemme, cappotti-plaid contro salopette couture e  giacche in pelle invecchiate opposte a camicie western con ricami in pizzo. 

Il crescente successo delle collezioni Louis Vuitton Uomo firmate da Pharrell Williams continua in modo particolare sulla scia degli accessori. A sorpresa – in verità si rumoreggiava alcuni giorni prima del defilè – è comparsa una collab con Timberland: stivali in tre versioni che, siamo certi, faranno faville tra gli aficionado del brand. Una versione luxury presenta addirittura inserti oro. Non mancano altre novità, ripetiamo, cult emergenti: prima su tutti la borsa con manico realizzato con la termoformatura inventato proprio da Williams per realizzare la Steamer Bag, copia delle borse per gli attrezzi. E poi le coperte Parfleche e le sciarpe Dakota Flower, e altre it bag realizzate in collaborazione con artisti e artigiani delle tribù dei nativi americani. E come colonna sonora, firmata anche dallo stilista che come sappiamo nasce cantante, la performance dei Native Voice of Resistance, gruppo noto per la sua partecipazione ai powwow composto da cantanti provenienti dalle comunità native Dakota e Lakota, chiamate a musicare lo show.

Pharrell piace proprio a tutti, si capisce anche dal front row: in prima fila Bradley Cooper, al suo fianco anche la boyband coreana più amata del momento dalla Gen Z, i Riize, ma anche il portiere del Paris Saint-Germain – e della nazionale italiana – Gianluigi Donnarumma insieme a Venus Williams. Per l’occasione, al posto della corona Pharrell ha scelto il simbolico protagonista della sfilata, il cappello da cowboy. 

Mezzo secolo da leggenda. Icona di stile, top tra le top, Kate Moss il 16 gennaio ha compiuto 50 anni. La celebre modella britannica ha sovvertito gli ideali convenzionali del mondo della moda negli anni Novanta. Kate ha festeggiato – il pre-compleanno – sull’isola di Mustique con la figlia e le sue più care amiche tra cui Sadie Frost, ex moglie di Jude Law. Si è capito dalle foto della vacanza nel luogo amato dai principi del Galles condivise sui social. Le feste della modella sono notoriamente tra le più leggendarie della storia del Regno Unito, dal suo trentesimo compleanno a tema Belli e Dannati in una suite del Claridges Hotel a Londra, al suo quarantesimo durato 48 ore in casa sua nella riserva naturale delle Cotswolds. 

Scoperta a 13 anni all’aeroporto JFK di New York dal fratello di Sarah Doukas, fondatrice dell’agenzia di modelle Storm Management, Kate non rispondeva agli standard delle modelle dell’epoca, relativamente bassa e con i denti imperfetti. Venne scelta per la copertina del magazine The Face, e da quel momento entrò nell’immaginario collettivo, fino a divenire un’icona.  Non sono mancati polemiche e scandali durante il suo percorso, tra questi dipendenze da alcol e cocaina. Fidanzata con Johnny Depp e Pete Doherty, la Moss è stata sposata con il chitarrista della rock band The Kills. Da alcuni anni fa coppia fissa con il conte e fotografo Nikolai von Bismarck, con il quale vive  nell’Oxfordshire, dove Kate si dedica alla meditazione, all’orto e alla cura del suo brand di wellness, Cosmoss. In attesa del 50esimo party, quello vero, tanti auguri a Kate!

Kate Moss – ANSA

La prima volta di Furla è con un cinese. Karry Wang, famoso attore e cantante della terra dei Panda – noto per i suoi ruoli nel film poliziesco del 2022 “The Fallen Bridge” e nel dramma di guerra “Homecoming” – è il nuovo brand ambassador di Furla. È la prima volta che la Casa italiana di accessori sceglie una figura maschile per la sua collezione di borse da donna.

La novità prende il via con la campagna per la capsule collection “Out of Blue, Win in Orchid“, realizzata ad hoc per il Capodanno lunare 2024. Le immagini riprendono Wang in un elegante abito bianco, seduto tra l’ultima edizione delle iconiche Candy di Furla. Nelle tonalità che riflettono i colori delle orchidee cinesi, le borsette intendono simboleggiare tradizione e stile moderni.

Il Candy, modello permanente e segno distintivo di Furla, è stato lanciato per la prima volta nel 2013, all’epoca esempio di design innovativo.

Onorabile Kenzo. Seguendo le orme di Yves Saint Laurent, Sonia Rykiel, Azzedine Alaïa e Pierre Cardin, la Città di Parigi, insieme al LVMH Fashion Group, ha onorato il leggendario designer Kenzo Takada. Il tributo all’eredità dello stilista giapponese, scomparso nel 2020 a causa del Covid-19, è una targa commemorativa posta nella Galerie Vivienne svelata durante la Settimana della Moda Maschile 2024, da Anne Hidalgo, sindaca della città.

La Galerie è il luogo dove il genio della moda – pioniere di una generazione di designer giapponesi arrivati in Francia nella seconda metà del 1900 – aprì la prima boutique nel 1970, divenendo icona della moda parigina e di quella internazionale. 

Stuart Weitzman è anche uomo. Il brand di calzature ha svelato la prima collezione maschile alla Milano Men’s Fashion Week 2024. All’evento per il lancio ha preso parte, come ambassador, Brooklyn Beckham, il figlio 24enne del calciatore inglese David. 

La linea men di Weitzman comprende tre tipologie di modelli: Club, della categoria giornaliera; Premiere, da “red carpet” con esemplari in velluto, e Resort, mocassini “da vacanza” in pelle scamosciata. La collezione sarà disponibile dal prossimo mese sul sito del brand e presso Saks Fifth Ave., Neiman Marcus e Bergdorf Goodman.

Stuart Weitzman nasce nel 1941 a New York, figlio di un noto produttore di calzature conosciuto come Mr. Seymour. A 24 anni, con il fratello rileva la proprietà del padre. Nel 1971 vende l’azienda ad una società spagnola continuando a disegnare scarpe per la società. Nel 1994 ha riacquistato il brand continuando la produzione in Spagna. Dal 2015 Stuart Weitzman è del marchio statunitense Coach. Stuart è stato presidente del marchio fino al 2017 quando lo ha sostituito l’italiano Giovanni Morelli, oggi direttore creativo. 

Poltrone girevoli da LVMH. Il gruppo numero uno al mondo nel settore della moda e dei beni di lusso ha annunciato importanti cambiamenti nella gestione di Bernard Arnault, con un avvicendamento tra due fedelissimi collaboratori dell’amministratore delegato, i francesi Mickael Burke e Sidney Toledano.

Così quest’ultimo dal 1° febbraio non sarà più il capo di LVMH Fashion Group, e lascerà il suo posto a Burke. A riportarlo un comunicato stampa. Mickael Burke, consigliere di Bernard Arnault dal 2023 dopo aver ricoperto per 10 anni il ruolo di Ceo di Louis Vuitton, acquisisce lo stesso ruolo per LVMH Fashion Group, una divisione che riunisce diversi marchi sotto l’ombrello dell’organizzazione francese. 

Considerato un visionario nell’ambito dell’amministrazione del fashion system, Sidney Toledano, dal 2018 Presidente e CEO della divisione moda di LVMH e membro del Comitato esecutivo del gruppo, da febbraio 2024 lascerà per diventare consigliere di Bernard Arnault. “Continuerò a lavorare e ad essere coinvolto nell‘IFM (Institut Francais de la Mode) e nel comitato esecutivo della “Fèdèration de la haute couture et de la mode”, ha dichiarato Toledano in una nota stampa.

 

Alto riconoscimento per Valentino. La Casa romana  di moda consegue la Certificazione della Parità di Genere, confermandosi come una delle prime realtà nel settore luxury ad ottenere il riconoscimento. L’achievement italiano mira ad incoraggiare e ad incentivare le aziende nel mettere in pratica politiche volte a ridurre il divario di genere e sostenere l’avanzamento professionale delle donne. Il riconoscimento verte su una serie di indicatori organizzati in sei grandi aree, offrendo una prospettiva a 360 gradi, su temi relativi alla parità di genere: cultura e strategia, governance, procedimenti HR, opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda, equità retributiva per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Con riferimento a queste ultime, è con grande soddisfazione che il brand in una nota ha comunicato l’importante traguardo riguardante il gender pay gap. 

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Filomena Troiano

Filomena Troiano

Originaria di Anzano, in provincia di Foggia, è una ghostwriter e scrive di moda da New York City, dove vive da 18 anni

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