Nel 2025 ricorrono i 250 anni dalla nascita di Jane Austen, la scrittrice che, con soli sei romanzi, ha conquistato generazioni di lettori e spettatori, dimostrando che l’ironia sottile e l’osservazione acuta dei costumi non passano mai di moda.
Chi era Jane Austen?
Nata il 16 dicembre 1775 a Steventon, nell’Hampshire, Miss Austen visse in un’epoca in cui le donne raramente pubblicavano romanzi, e ancor meno con il proprio nome. Eppure, con opere come Orgoglio e Pregiudizio, Emma, Ragione e Sentimento, ha saputo raccontare con finezza e spirito le dinamiche sociali e sentimentali del suo tempo, creando personaggi indimenticabili e dialoghi brillanti.
L’immortale popolarità
Che una signorina del primo ottocento, senza marito né profilo social, riesca ancora a dettare legge in libreria e in streaming è, a dir poco, straordinario. Ma Jane Austen, si sa, non è mai stata una donna ordinaria. Con sei romanzi ( sei, non sessanta), ha dimostrato che per raccontare l’amore, la vanità, la stupidità e l’ambizione umana bastano salotti ben arredati, dialoghi affilati e un paio di sopracciglia sollevate al momento giusto. Il suo segreto? Forse è che conosceva il cuore umano meglio dei suoi stessi possessori. E lo smascherava con una delicatezza tale da far arrossire anche il più cinico dei gentiluomini. Oppure è che, in un mondo che ancora oggi si perde in apparenze e giudizi affrettati, Jane ci invita – sempre con grazia – a riderne.
E diciamolo: una donna che due secoli fa scriveva di quanto possa essere ridicolo un uomo troppo sicuro di sé, oggi è più che attuale. È rivoluzionaria in abito da ballo.
Signorina sovversiva
Dietro il ricamo delle frasi eleganti e i balli a lume di candela, Miss Austen coltivava una vena decisamente sovversiva. Non lanciava proclami, ma domande affilate come spilloni: davvero una donna vale solo quanto la sua dote? Un matrimonio infelice è preferibile all’indipendenza? Con garbo implacabile, smontava le ipocrisie dell’epoca, una battuta dopo l’altra utilizzando l’ironia come un’arma gentile. Non è mai crudele, ma nemmeno innocente. E’ l’arma affilata di chi osserva tutto e tace molto, per poi colpire con una sola frase l’intera impalcatura sociale. La sua prosa è una danza tra ciò che si dice e ciò che si intende, dove ogni parola ha un doppio fondo. Non c’è personaggio sciocco che sfugga al suo sguardo, né vanità che non venga graffiata con grazia. Jane Austen non deride mai senza ragione: corregge il mondo ridendone. La sua fu una rivoluzione cortese: scelse di occuparsi di ciò che gli altri trascuravano: le piccole cose, che poi sono le più vere. E ancora oggi, quando leggiamo le sue pagine e ci scopriamo a sorridere, siamo già vittime- o forse complici- della sua sottile ribellione.
Conclusione
A due secoli e mezzo dalla sua nascita, Jane Austen non solo è sopravvissuta al tempo: lo ha elegantemente messo in riga. Con sei romanzi, una manciata di lettere e un’ironia sottile come un ago da ricamo, ancora continua a parlarci di orgoglio, pregiudizi, ragione, sentimento e – soprattutto – verità. Quelle verità sottili, universali, che si nascondono tra le righe e che solo una signorina di campagna, senza pretese né fortune, ha saputo scrivere con tanta eleganza. Il mondo cambia, certo. Ma finché ci saranno cuori da leggere e teste da smuovere, ci sarà sempre bisogno di Jane Austen. E se potesse vederci oggi, tutti così impegnati a celebrarla probabilmente sorriderebbe. Con una punta di compiacimento. Ma anche, ne sono certa, con un po’ di divertita incredulità.
Essere presa sul serio due secoli dopo dev’essere, per una donna che faceva dell’ironia la sua arte, la più raffinata delle rivincite. Non c’è nulla di più deliziosamente ironico che vedere il mondo moderno affannarsi a celebrare una scrittrice che, in fondo, voleva solo che si imparasse a pensare con la propria testa – magari indossando un bel cappellino.
Celebrazioni in tutto il mondo:
Il 250°anniversario della nascita di Jane Austen è celebrato con una serie di eventi globali:
Jane Austen Festival a Bath. Dal 12 al 21 settembre 2025, La città di Bath ospiterà il festival annuale dedicato all’autrice, con eventi speciali, balli in costume e letture pubbliche.
Jane Austen Museum a Chawton: Dal 13 al 21 dicembre, la casa museo offrirà un festival natalizio con decorazioni georgiane, visite guidate a lume di candela e performance musicali. Il 16 dicembre, giorno del compleanno di Jane, si terrà una festa virtuale aperta a tuti.
JASNA Annual General Meeting a Baltimora. Dal 10 al 12 ottobre, la Jane Austen Society of North America organizzerà il suo incontro annuale a Baltimora, con conferenze e discussioni sull’opera dell’autrice.
Nuove produzioni per il grande e piccolo schermo:
Il 2025 vede anche l’uscita di nuove produzioni ispirate all’opera e alla vita di Jane Austen.
Miss Austen: Una miniserie in quattro episodi prodotta dalla BBC e PBS, con Keeely Hawes nel ruolo di Cassandra Austen, sorella di Jane. La serie esplora la decisione di bruciare le lettere private della sorella, offrendo uno sguardo intimo sulla loro relazione.
Pride and Prejudice: Una nuova miniserie britannica in sei episodi per Netflix, con Emma Corrin e Jack Lowden nei ruoli di Elizabeth Bennet e Mr. Darcy. La serie promette una rivisitazione moderna del classico romanzo.
Jane Austen Wrecked My Life: Un film romantico contemporaneo diretto da Laura Piani, che trae ispirazione dall’opera di Austen per raccontare una storia moderna con un tocco femminista.