Nel 2026 aprirà a New York Canyon, un museo di nuova concezione dedicato a video, performance, suono e installazioni immersive, pensato per offrire un’esperienza che unisce arte, convivialità e intrattenimento, all’insegna del motto: “Buona arte, buon cibo, ottimi drink.”
Ideato dal filantropo e collezionista Robert Rosenkranz, Canyon nasce per dare spazio a un linguaggio artistico sempre più centrale tra le nuove generazioni: profondo, inventivo e autentico nel modo in cui dialoga con il pubblico. “Non è solo un genere”, ha spiegato Rosenkranz. “È il linguaggio naturale di una nuova generazione di artisti, che invita i visitatori a rallentare, a soffermarsi, a vivere davvero ciò che gli artisti hanno creato.”
Lo spazio sorgerà nel Lower East Side, a Manhattan in un ex edificio commerciale riconvertito dallo studio New Affiliates Architecture. Il progetto architettonico lo configura come un ibrido tra museo, teatro e piazza pubblica: oltre 18.000 piedi quadrati di gallerie multimediali, una sala eventi da 300 posti, un atrio centrale, un caffè, un cocktail bar e un ristorante. Un luogo dove arte, socialità e condivisione si fondono in un’esperienza accessibile e coinvolgente.
A dirigere il museo sarà Joe Thompson, già alla guida del MASS MoCA, che descrive Canyon come una risposta alle trasformazioni del pubblico contemporaneo. “Viviamo in un mondo saturo di video, ma queste opere sono spesso trascurate nei musei tradizionali. Eppure, l’arte esperienziale affascina, soprattutto i più giovani. Il problema? Non sempre si sentono accolti nei luoghi dell’arte istituzionale. Canyon vuole cambiare questa narrativa.”
In fondo, conclude Thompson, ciò che riporta davvero le persone nei luoghi culturali non è solo l’arte: “È la possibilità di viverla insieme – con amici, con la famiglia, davanti a un buon piatto e un bicchiere, in un quartiere che pulsa creatività.”
L’inaugurazione del museo sarà affidata a una retrospettiva monumentale di Ryoji Ikeda, maestro della new media art, celebre per le sue installazioni visive e sonore dal forte impatto ipnotico. A seguire, Canyon ospiterà “Worldbuilding”, mostra curata da Hans Ulrich Obrist, che intreccia arte, videogame e tecnologie digitali in un’esplorazione visionaria del presente.