Dopo un accurato restauro riaprono a Ercolano due tra le più belle residenze della città antica: la Domus del Colonnato Tuscanico e la Domus del Sacello di Legno rimaste chiuse ai visitatori per oltre 25 anni. Il restauro eseguito con l’impiego di strumenti digitali all’avanguardia è stato reso possibile grazie alla collaborazione del Parco Archeologico di Ercolano con la statunitense Packard Humanities Institute, una fondazione senza scopo di lucro fondata nel 1987 con sede a Los Altos in California. La missione principale del Packard è infatti quella di finanziare progetti legati alla conservazione di beni storici nei settori dell’archeologia, dell’epigrafia, ma anche della musica e del cinema.
Le domus sono due delle residenze di Ercolano che si sono conservate meglio nel tempo. Le decorazioni al loro interno custodiscono affreschi che raffigurano temi legati alla cultura dell’epoca, in particolare riferimenti alla mitologia e alla vita quotidiana che si svolgeva nella città. La Domus del Colonnato Tuscanico è decorata al suo interno con un affresco che raffigura il sacrificio compiuto da Ercole per fondare la città che porta il suo nome, mentre la Domus del Sacello di Legno deve il suo nome alla statuetta dell’eroe trovata nel larario, ovvero uno spazio dedicato al culto domestico delle divinità protettrici della famiglia, i”Lari” appunto. L’attuale restauro ha permesso di consolidare le strutture architettoniche, dando ai visitatori la possibilità di visitare gli spazi, così come erano fruiti e vissuti nella quotidianità in epoca romana.

Come ha sottolineato il ministro della Cultura Alessandro Giuli: “la riapertura di queste antiche abitazioni segna il compimento della prima fase del più ampio Progetto Domus che prevede il restauro conservativo di sei domus frutto del lavoro congiunto tra il Parco archeologico di Ercolano e il Packard”. La collaborazione proseguirà inoltre, con un investimento di circa 45 milioni di euro grazie ai quali potranno essere ripresi gli scavi archeologici nel sito e potranno essere impiegate nuove tecnologie per la ricerca e la fruizione del patrimonio, compresa la messa a punto di depositi e laboratori. Giuli ha inoltre annunciato che la collaborazione prevede anche interventi a livello urbano come la riqualificazione di un quartiere confinante con gli scavi. Inoltre, con la riapertura il sito e le domus potranno essere visitati più agevolmente grazie anche all’App Ercolano Digitale, che sfrutta le connessioni Wi-Fi e Li-Fi per fornire ai visitatori contenuti multimediali geolocalizzati, con l’obiettivo di personalizzare al meglio il proprio percorso.
