La curatrice della Biennale d’Arte di Venezia 2026 sarà Koyo Kouoh, direttrice esecutiva dello Zeit Museum of Contemporary Art di Città del Capo. “Con lei confermiamo di essere la casa del futuro”, commenta il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco, dopo che il cda l’ha nominata direttrice nel campo critico della comunità artistica, che seguirà con una prospettiva panafricana e internazionale. “Il suo sguardo di curatrice, studiosa e protagonista nella scena pubblica incontra, infatti, le intelligenze più raffinate, giovani e dirompenti” sottolinea Buttafuoco.
Kouoh, originaria del Camerun ma cresciuta in Svizzera, vive e lavora tra Città del Capo, Dakar, e Basilea. Nel corso della sua carriera ha organizzato una serie di mostre incentrate in particolare sul mondo femminile, come Body Talk: Feminism, Sexuality and the Body in the Works of Six African Women Artists, presentata per la prima volta a Bruxelles nel 2015. Nel 2016 è stata curatrice di Still (the) Barbarians, la 37a edizione di EVA International, la Biennale d’Irlanda e ha partecipato alla 57a Carnegie International a Pittsburgh.
A Londra e New York, dal 2013 al 2017, ha curato il Programma della 1-54 Contemporary African Art Fair la prima e unica fiera internazionale d’arte contemporanea africana. Allo Zeitz MOCAA, si è occupata di curare mostre personali di artisti africani collaborando con Otobong Nkanga, Johannes Phokela, Senzeni Marasela, Abdoulaye Konaté, Tracey Rose e Mary Evans. Più di recente, nel 2020 ha ricevuto il Grand Prix Meret Oppenheim, prestigioso premio svizzero che riconosce successi nei campi dell’arte, dell’architettura, della critica e delle esposizioni.