“Mi sento come se gli ultimi 30 anni non fossero esistiti”. A pronunciare queste parole è stato Boy George, ex frontman del gruppo musicale Culture Club, divenuto celebre negli anni ’80, all’inizio della sua tournee americana conclusasi ieri in Florida.
Il cantante britannico, dopo lo scioglimento della band avvenuto nel 1987, ha intrapreso una carriera da solista. Accompagnato dagli Squeeze, ha presentato, oltre agli intramontabili successi “Do You Really Want to Hurt Me” e “Karma Chameleon”, un nutrito repertorio tratto dai suoi album.
Le tappe della tournee prevedevano anche un concerto, risultato subito sold out, a New York, all’interno di Summerstage, a Central Park. Gli organizzatori hanno ritenuto fosse giunto il momento per ripresentare ai fan statunitensi il lavoro dell’artista, spesso messo in secondo piano dai consensi più ampi riscossi dai Culture Club.
George, attraverso le sue performance vocali che includevano elementi di jazz-fusion e zen rocker, ha rivolto un tributo anche gli artisti Gary Numan/Tubeway Army con “Are ‘Friends’ Electric?” e Prince con “Purple Rain”. Tra i suoi maggiori successi da solista vi sono invece: “Live My Life” e “The Crying Game”.
L’eclettico personaggio ha avuto diversi periodi difficili nella sua vita e guai con la giustizia. Nel 2006 fu condannato ai servizi sociali dopo che la polizia trovò della cocaina nel suo appartamento nella Grande Mela, procedimento conclusosi dopo soli quattro mesi per buona condotta.
Nel 2009, George venne invece condannato a quindici mesi di reclusione dalla Snaresbrook Crown Court di Londra, dopo essere stato ritenuto colpevole di aver sequestrato un escort, Audun Carlsen, trattenuto in casa contro la sua volontà, ammanettato a un muro e percosso con una catena.
George O’Dowd – questo il vero nome del cantante – a distanza di anni da quegli episodi, ha dichiarato: “Ho sempre avuto comportamenti sbagliati, ma va bene. Per quanto riguarda i guai che ho avuto nel 2006 e nel 2009, ovviamente sono cose di cui non vado orgoglioso. Ogni errore è una lezione di vita. Ripulirsi da tutte le droghe ha trasformato la mia esistenza in un modo inaspettato”.