Il sito archeologico di Pompei continua a sorprendere con una nuova scoperta di straordinaria importanza. Si tratta di un sacello, un ambiente dedicato al culto religioso appena riemerso vicino al complesso della Villa Civita Giuliana dove sono in corso gli scavi.
In particolare, il sacello è ubicato in una zona tra quello che è stato identificato dagli archeologi come l’area di servizio della villa che comprende i luoghi a Sud frequentati dagli schiavi e il complesso residenziale a Nord.
Questo luogo, riservato a cerimonie e riti sacri legati all’antica religione romana, è sormontato da un tetto spiovente a falda unica. All’esterno, invece, è coperto da un intonaco bianco e caratterizzato da un grande portale che misura ben 2.65 x 2.75 metri, sormontato da un timpano a rilievo.

Entrando, si nota una rampa con tracce di ruote che gli archeologi collegano a un possibile utilizzo di un carro cerimoniale che veniva spostato durante le celebrazioni.

L’ambiente con perimetro rettangolare, è caratterizzato da una decorazione pittorica parietale in IV stile a fondo rosso con un ciclo decorativo che si sviluppa secondo delle sequenze ben precise suddivise in dodici pannelli, che raffigurano un drappo giallo. Al centro della parete di fondo, due pannelli inquadrano un podio vuoto in muratura, probabilmente utilizzato come supporto per una statua che non è stata ritrovata.
Secondo gli archeologi, il sacello sembrerebbe corrispondere a un “tempietto” dedicato a Ercole, e a relativi affreschi raffiguranti le 12 fatiche, di cui tuttavia non ci sono tracce al momento.
Dagli scavi sono emerse anche diversi segni di usura formatisi nel tempo da parte dei partecipanti ai rituali. Queste sono ben visibili sul corridoio sopraelevato in muratura rivestito anch’esso di intonaco dipinto. Questa scoperta aggiungerà importanti elementi storico-artistici circa il significato delle decorazioni e sulle modalità di svolgimento dei rituali dell’epoca.