Dopo il metrosexual ecco che arriva il sapiosexual. Si può iniziare col dire che sul primo tipo sappiamo ormai tutto: individuo eterosessuale, solitamente abitante di una città, particolarmente attento allo stile personale, in particolar modo alla cura del corpo e dell’aspetto. Chi non ha mai incontrato un uomo devoto ai centri estetici dove si effettuano cerette? Il tanto venerato petto villoso “fa macho” dell’uomo italico di alcuni decenni fa? Bandito. Avete mai condiviso una sessione di massaggio rimpolpante per il viso con l’amico o l’amato? Insomma, pratiche sdoganate, parte di una routine uomo/donna ormai unificata. Ora, infatti, c’è chi punta tutto (o quasi) il sex appeal sull’intelligenza: il sapiosessuale, appunto.
In poche parole, il sapiosessuale è quella persona che è attratta più dai contenuti della mente che dall’aspetto fisico. Solo da chi manifesta un certo livello intellettuale, il resto non gli interessa. Per molti si parla di trend, di fatto gli esperti scientifici parlano di orientamento. La nascita e la diffusione di questa nuova tendenza – o orientamento sessuale – si deve, come qualsiasi cosa ormai, ai social network, ma anche ai siti d’incontri. Il trend spopola su Tik Tok, piattaforma su cui se ne discute maggiormente. L’hashtag ha raggiunto, infatti, quasi 4.5 milioni di visualizzazioni.
In effetti, dire di essere attratti da una persona intelligente non sembrerebbe la scoperta del secolo. È utile, però fare un passo indietro. Nel 2014 il famoso sito di incontri, OKCupid, ebbe l’idea di inserire nella lista degli orientamenti sessuali l’opzione “sapiosessuale”. Ne seguì una valanga di iscritti che si dichiararono sapiosessuali, tanto che da allora su tutti i siti di incontri è possibile spuntare la casella. Negli ultimi dodici mesi OkCupid – grazie al trend su Tik Tok- ha visto un aumento dell’uso della “categoria” del 42% in più.
Nel 2017 è stata la volta dell’app chiamata Sapio, pubblicizzata come l’unica app di appuntamenti che crea gli abbinamenti in base all’intelligenza. Molti di coloro che si identificano come sapiosessuali ritengono che lo facciano per distinguersi e separarsi dalla massa. Tanti altri li accusano di essere snob.Anche dalle discussioni su Tik Tok nascono polemiche. Alcuni vogliono che per sapiossesualità si intenda il coinvolgimento mentale, sia da parte di donne che da parte di uomini nei confronti di altre donne e altri uomini, perché sostenere che gli uomini si basino sempre sulla scelta del/la partner esclusivamente o in gran parte sull’aspetto fisico mentre le donne no, è considerato concetto sessista e riduttivo.
Riflettendo, sembra evidente che il significato di sapiosessuale non è definibile in maniera universale. Uno studio del 2018 ha provato a determinare se sapiosessuale sia un vero orientamento o un feticcio. Un’altra analisi del 2019 ha esaminato il ruolo complessivo dell’intelligenza nella selezione di un compagno. In entrambi i casi si è concluso che non ci sono ancora prove sufficienti che possano sfatare o legittimare la sapiosessualità.
Forse bisognerebbe partire dal significato di intelligenza. Per qualcuno la persona intelligente potrebbe essere chi conosce i segreti di un computer o un giocatore di scacchi, ad esempio. Esiste in ogni caso un modo per misurarla, il Quoziente Intellettivo (QI), un valore che va da 0 a 200 dove 100 è il QI medio, che riguarda la maggioranza delle persone. Chi ha un valore superiore a 100, quindi, ha un’intelligenza sopra la media. In una ricerca di Gilles E. Gignac, psicometrista dell’Università dell’Australia Occidentale, è emerso che un QI alto potrebbe essere davvero un tratto sessualmente attraente, almeno per alcune persone. Il ricercatore ha analizzato 383 persone, chiedendo loro di compilare un questionario sulla sapiosessualità (chiamato SapioQ).
Dai dati pare che il QI di 120 punti è stato valutato come il più attraente dal punto di vista sessuale. Al contrario cambia tutto se consideriamo personalità come Albert Einstein e Bill Gates, ad esempio. Con QI a 135, Albert e Bill questi non sarebbero percepiti come particolarmente attraenti. Sconosciuto il motivo. La questione potrebbe essere legata al timore di stare vicini a personalità geniali perché spiccherebbero le mancanze intellettive e quindi calerebbe a picco l’autostima.
La risposta potremmo trovarla nei manuali di psicologia evolutiva, dove si afferma che è normale ricercare un partner con particolari doti intellettuali, è una pratica che dura da milioni di anni. Oltretutto, la ricerca di un compagno intelligente non avviene solo tra gli esseri umani, ma anche tra gli altri animali. Ovviamente un animale giudicherà intelligente un suo simile nell’essere abile a trovare cibo, riparo, riprodursi e quindi sopravvivere.
In conclusione, potremmo dire che non siamo esclusivamente attratti dalle persone intelligenti, cerchiamo solo di evitare quelle stupide, come suggerirebbe l’evoluzione darwiniana.