Baci sotto le bacche bianche del vischio, fiori rossi per rallegrare casa. Durante il periodo natalizio si è soliti festeggiare con ricette di cucina tradizionali e regali sotto l’albero, tuttavia anche le decorazioni rivestono un ruolo fondamentale. Le case, i negozi e persino le strade si adornano di piante simbolo indiscusso del Natale come la Poinsettia, meglio nota come stella di Natale, e il vischio.
Si tratta di due piante che provengono da luoghi diversi, eppure la loro fama è nota in tutto il mondo, tanto che sono ormai simboli natalizi sulle due sponde dell’oceano. La Poinsettia infatti è originaria del Messico mentre il vischio proviene dal Nord Europa.
La Poinsettia conosciuta nel suo paese natale come “Flor de Nochebuena”, ovvero fiore della vigilia di Natale, è legata a una leggenda tradizionale messicana che ha come protagonista un bambino, il piccolo Pepita, il quale non avendo un dono da offrire al bambino Gesù raccolse le uniche erbe spontanee che poteva trovare e le sistemò vicino al presepe. Gli angeli che osservavano la scena, provando compassione per il piccolo, le trasformarono in bellissimi fiori rossi. “Secondo la leggenda questo è il motivo per cui il rosso e il verde sono i colori del Natale oggi” spiega David Hillock dell’Oklahoma State University Extension.
Questa meravigliosa pianta dalle foglie vellutate ha però avuto in passato la reputazione di essere velenosa per gli esseri umani. Verità o leggenda?Studi attendibili hanno confermato che la stella di Natale può essere solo tossica per gli animali domestici, ma raramente la sua ingestione porta a sintomi gravi o fatali. Se ingerita in grandi quantità, la linfa può portare a vomito, sbavatura o, in alcuni casi, diarrea. Meglio evitare, ma le Poinsettia hanno un basso livello di tossicità afferma l’American Kennel Club.
Baciarsi sotto il vischio con le sue foglie coriacee e le bacche bianche è una tradizione natalizia ormai radicata nella cultura occidentale. Così come in Italia anche in America le persone spesso si regalano ghirlande da appendere per scambiarsi baci e auguri. Il significato romantico della pianta avrebbe avuto origine con i druidi celti in era romana: poiché il vischio fioriva nel profondo dell’inverno, i druidi lo vedevano come un segno magico della vita, e lo consideravano una pianta sacra, simbolo di rinnovamento, speranza e fertilità.
A differenza della stella di Natale però, il vischio è davvero velenoso se ingerito perché contiene la foratossina che si trova in tutte le parti che la compongono, specialmente nelle foglie. Se consumata, può causare debolezza, nausea, diarrea, vomito, visione offuscata e talvolta convulsioni, che possono colpire tutte le parti del corpo. Quindi attenti a bambini, cani e gatti, e limitatevi solo ad ammirare la sua bellezza!