Due uomini, una donna: il classico triangolo. Il fulcro di Past lives, film della regista esordiente coreano-canadese-americana Celine Song. Al centro fin dalla prima scena: in un bar di New York due uomini e una donna parlano, ridono, si scrutano, si interrogano, intuiscono il loro futuro. Una voce narrante chiede: che tipo di relazione c’è fra i tre? E ipotizza possibili combinazioni.
Il film ha conquistato il pubblico. E la critica. Ha debuttato lo scorso gennaio a Sundance, è andato alla Berlinale, ha girato ogni possibile festival, fino ad essere premiato come migliore film dell’anno ai Gotham Awards e ricevere cinque nominations per i Golden Globes ( migliore film drammatico, miglior sceneggiatura, miglior film straniero, miglior attrice in un film drammatico per la protagonista Greta Lee e miglior regia per Celine Song ) che verranno assegnati il 7 gennaio e che di solito preannunciano i vincitori degli Oscar.
Il triangolo è classico, il modo in cui lo racconta Celine Song originale e molto vero. E ispirato alla sua vita, la scena del bar è accaduta proprio a lei e proprio allora ha pensato di farne la base per un play. Per il teatro? lei era una drammaturga. No: per il cinema, nel suo primo tentativo, molto riuscito, di scrittura e regia cinematografica.
Il suo ingrediente vincente è l’assoluta purezza, la disarmante semplicità, la delicata profondità dei sentimenti, della storia, delle vite dei tre personaggi. Past Lives è un film sulla vita che è e quella che sarebbe potuta essere, quella che si è lasciata e quella che si è scelta. Ma è anche un film sul paese e la cultura che si è lasciata e quella che si è scelta, sullo sradicamento dell’emigrazione. E ancora: è un film sul passato contro il presente e il futuro.

Celine Song è figlia di quella emigrazione, la storia che racconta l’ha in parte vissuta. Anni ‘90 o forse 2000, la protagonista vive in Corea del sud, ha 12 anni, è brava a scuola, fa le gare con un compagno che le piace, anzi dichiara alla madre che le piacerebbe sposarlo. La madre ha però altri piani, li fa giocare, li lascia ingenuamente flirtare, ma ha pronti i passaporti per emigrare in Canada. Na-young diventa Nora (interpretata da Greta Lee), la ritroviamo a New York per l’università. Mentre lui, Hae-sung (Teo Yoo), studia da ingegnere, fa il militare. Ed è allora che si rincontrano, virtualmente, le loro vite lontane si riallacciano su facebook, poi skype. Flirtano, si cercano, si aspettano, si illuminano sullo schermo del computer, ci si aspetta che prendano un aereo e si riuniscano. Invece. Nora chiede una pausa. Chiude i collegamenti. Va in un centro per scrittori, incontra Arthur (John Magaro), aspirante scrittore come lei. Si innamora, si sposa.
Terzo atto: dodici anni dopo. Hae-sung finalmente va a New York, la vuole rivedere. L’incontro è colmo di imbarazzo, di attesa, di emozioni, di silenzi. Arthur capisce che lei è attratta dal suo antico amore, che è puro, romantico, lontano un mondo, e forse proprio per questo così attraente. E’ la vita che si sarebbe potuta vivere, è il rimpianto del mondo perduto. Ma lei non è più Na-young, è Nora, la sua vita è ormai un’altra, torna da Arthur e piange disperata fra le sue braccia.
“Volevo che Arthur fosse un bel personaggio – ha spiegato la regista in una intervista – sarebbe stato troppo facile se fosse stato un personaggio negativo, ma lui la ama e lei ama lui. E’ una persona meravigliosa e la sostiene. Volevo rappresentare la mascolinità in questo modo. Se ne parla spesso in termini possessivi e aggressivi. Mi piace quando un uomo è capace di dire: metterò da parte il mio io per poterci essere per te.”

Nel film Nora spiega il concetto coreano del in-yun, l’unione karmica di persone che sono state amanti in vite passate, il film suggerisce che qui le vite passate dei protagonisti sono quelle vissute da bambini rimaste nella loro memoria per sempre.
Bravissimi gli attori sui cui visi scorrono i sentimenti, e la storia: a chi non è successo di chiedersi se avessi…. Celine Song ha dato la sua risposta. Finora si è dimostrata vincente.
Past Lives in Italia esce il 14 febbraio distribuito da Lucky Red