Il Frick Art Museum di Pittsburgh, in Pennsylvania, ha posticipato ad agosto 2024 la mostra “Tresured Ornament: 10 Centuries of Islamic Art”, che racconta oltre dieci secoli di arte islamica con centinaia di oggetti in vetro, dipinti, gioielli, opere in metallo provenienti da tutto il Medio Oriente, per “mancanza di contesto” in seguito all’escalation del conflitto nella Striscia di Gaza con l’attacco di Hamas contro Israele. Le comunità di musulmani ed ebrei della città hanno criticato il Museo affermando che una decisione di questo tipo potrebbe suggerire un collegamento fra arte e terrorismo.
L’inaugurazione era prevista per questo sabato, 4 novembre. Come ha riportato qualche giorno fa il Pittsburgh Tribune-Review, il rinvio era stato deciso a inizio ottobre dal Frick “senza fare notizia”. Intervistata dal giornale per ricevere delle spiegazioni, la direttrice Elizabeth Barker aveva dichiarato che, dopo gli avvenimenti del 7 ottobre, si erano resi conto che “per molte persone, soprattutto della nostra comunità, [la mostra] sarebbe stata traumatica”.
A quel punto, Christine Mohamed, direttrice del Council on American-Islamic Relations di Pittsburgh, aveva scritto su un comunicato pubblicato sul sito del Council che “la decisione di rinviare la mostra con il pretesto di un potenziale danno alla comunità ebraica perpetua lo stereotipo tossico che i musulmani o l’arte islamica siano sinonimo di terrorismo o antisemitismo”.
Dall’altra parte, Adam Hertzman, funzionario della Jewish Federation of Greater Pittsburgh, era intervenuto su radio WESA dicendo che “poche persone nella comunità ebraica si sarebbero preoccupate di una mostra sull’arte islamica perché sappiamo che non ha nulla a che fare con Hamas, che è un’organizzazione terroristica”.
Dal sito del Museo sono arrivate le scuse ufficiali. Non potendo prevedere gli avvenimenti dell’ultimo mese né avendo collaborato con la comunità musulmana di Pittsburgh durante la preparazione della mostra, con l’inaugurazione si sarebbe corso il rischio di “banalizzare e oggettificare la cultura islamica come meramente decorativa”. Quindi il Frick nei prossimi mesi si impegnerà a “ristabilire un rapporto con la comunità islamica locale”.