“Tutti i libri sono i benvenuti qui, proteggi la libertà di leggere”: i visitatori lo trovano scritto sul sito della Queens Public Library di New York e sui cartelli posizionati all’ingresso della Bibilioteca, durante la “Forbidden Books Week”, focalizzata sulla libertà di scegliere i libri minacciati dalla censura.
“La Queen Public Library, attraverso il nostro impegno, oltre a proteggere la libertà di leggere, si imporrà nel garantire che l’accesso sia aperto indistintamente. Tutti i libri qui sono i benvenuti” ha dichiarato il suo presidente e CEO Dennis M. Walcott.
L’iniziativa si colloca in un contesto sempre più complesso, in cui i divieti e le sfide per la scelta dei volumi da presentare sono aumentati in tutti gli Stati Uniti, obbligando le biblioteche a tutelare le loro scelte.
Sono interdizioni caldeggiate prevalentemente da gruppi politici, legati a correnti di destra, come “Moms for Liberty” e “No Left Turn in Education”; recentemente, anche alcune associazioni come “We Need Diverse Books” e “Disrupt Texts”, ritenute più progressiste, si sono concentrate sulla presunta non idoneità di alcuni testi utilizzati nelle scuole primarie e secondarie.
La maggior parte dei titoli banditi però sono scritti da soggetti delle comunità Lgbtq e nere, o li riguardano, e trattano di genere, razzismo e sesso.
I più censurati nel 2022 risultano essere Diario assolutamente sincero di un indiano part-time di Sherman Alexie (The Absolutely True Story of a Part-Time Indian), L’occhio più azzurro di Toni Morrison (The Bluest Eye), Il coraggio della verità di Angie Thomas (The Hate U Give), Gender Queer di Maia Kobabe e Out of Darkness di Ashley Hope Perez.
L’American Library Association ritiene che il numero di libri vietati sia più alto di quello di 20 anni fa; dall’inizio dell’anno fino al 31 agosto 2023 ci sono stati 695 tentativi di censura, con un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Nonostante a New York non ci siano espliciti divieti, le biblioteche di tutti e cinque i distretti sono state oggetto di tentativi di chiusura delle Drag Story Hours: momenti in cui a raccontare storie ai bambini, a scuola o in biblioteca, sono drag queen che attraverso il travestimento cercano di offrire una visione dei ruoli più fluida e glamour.
Anche altre biblioteche come la Brooklyn Public Library, la New York Library e la Corona Library, stanno sensibilizzando i loro frequentatori a combattere la censura in tutte le loro forme.
Sono stati invitati a dimostrare il loro sostegno con l’hashtag #FreedomToRead, oltre che a fotografare e pubblicare foto di libri che per loro hanno una rilevanza significativa.
Saranno organizzati incontri con gli autori che scrivono o recensiscono storie vietate, incontri che verteranno sulla storia e nascita dei divieti dei libri negli Usa, e su come l’impatto della censura possa generare conseguenze sui giovani.
Fra le iniziative rivolte ai lettori anche “appuntamento al buio con il libro vietato”. Chiunque parteciperà potrà scegliere un libro completamente incartato; solo alcune parole sull’involucro spiegheranno perché è stato inserito nella lista dei proibiti. Al “Forbidden Book Party”, infine, un invito a travestirsi come i protagonisti delle storie preferite.