Goliarda Sapienza scrisse L’Arte della Gioia, un tomo di quasi 700 pagine, in gran segreto dal 1967 al 1976 a Roma, in un’Italia dove la legge sul divorzio era stata introdotta solo di recente e quella sull’aborto era ancora al centro di un acceso battito.
Dopo il rifiuto da diverse case editrici, il romanzo sarà pubblicato soltanto nel 1998, a due anni dalla morte dell’autrice, con una revisione postuma a cura del marito Angelo Pellegrino. In seguito ai riconoscimenti ottenuti in Germania e poi in Francia, Einaudi si convince a ripubblicarlo nel 2008, 32 anni dopo la sua stesura.
Negli Stati Uniti, The Art of Joy compare nel 2013 nella collona di Penguin Modern Classics, accompagnato da questa presentazione: “Il capolavoro postumo di chi è ora considerata tra le voci europee più distintive e importanti del Ventesimo secolo”.
E ora il debutto alla 77ª edizione del Festival di Cannes, in una serie diretta da Valeria Golino e prodotta da Sky Studios e Viola Prestieri per HT Film, adattando il romanzo postumo di Goliarda Sapienza.
Modesta, la protagonista del libro e della serie, è una donna siciliana forte e decisa che si oppone alle convenzioni della morale borghese del Sud. Combatte contro le tradizioni che limitano le donne a ruoli soffocanti e ristretti, promuovendo la libertà e il piacere come valori trasgressivi e rivoluzionari. Nonostante le umili origini e le violenze familiari, Modesta si fa strada attraverso il Novecento con le sue avventure sentimentali, politiche e culturali.
Nella serie, il ruolo di Modesta è affidato a Tecla Insolia, già nota per La bambina che non voleva cantare e 5 minuti prima. Al suo fianco troviamo Jasmine Trinca come Leonora, la madre superiora che la accoglie nel convento, e Valeria Bruni Tedeschi nel ruolo di Gaia, principessa della villa dei Brandiforti dove Modesta troverà una nuova vita.
Per Valeria Golino, che ha diretto i film Miele ed Euforia, tornare a Cannes è un’occasione per celebrare una scrittrice che è stata trascurata e marginalizzata dalla società letteraria del suo tempo. Il coraggioso adattamento del libro ha visto la partecipazione, oltre della stessa Golino, di Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo. Insieme, hanno ideato una storia che mira a essere una riflessione sulla vita delle donne, sul concetto di potere e sull’autoaffermazione femminile, secondo le intenzioni degli autori.
Dopo il debutto a Cannes, la serie sarà lanciata da Vision Distribution in tutte le sale cinematografiche italiane in due parti: la prima dal 30 maggio e la seconda dal 13 giugno.