“Quello di stasera è tratto da una novella di Dostoevskij”, la presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, ha introdotto così Notti Bianche (1957) di Luchino Visconti, il primo film della retrospettiva su Marcello Mastroianni per l’anniversario del centenario della sua nascita. Fino al 5 gennaio, il cinema del Museum of Modern Arts proietterà un totale di ventitré lungometraggi dedicati all’indimenticabile attore italiano, sei recitati dalla figlia Chiara e diciassette interpretati da lui, restaurati in una nuova versione digitale. “Una curiosità – ha ripreso Sbarigia. – Visconti ha ambientato la storia a Livorno, ma non ha mai girato nella città toscana. È stato fatto tutto negli studi di Cinecittà”.
La rassegna ripercorre la carriera di Mastroianni, dai primissimi, come La Fortuna di essere donna (1956), a quelli più recenti, come Enrico IV (1984), fino a quelli moderni messi in scena da Chiara Mastroianni, quali Non ma fille, tu n’iras pas danser (2009) o Chambre 212 (2012). Il più speciale: Marcello Mio (2024) di Christophe Honoré, dove la figlia dell’attore italiano veste i panni di suo padre in un viaggio a cavallo fra Francia e Italia, interrogandosi sulla vita. A far la differenza? “La luca”, ha risposto Mastroianni. Qui la programmazione dei film al cinema del MoMA.


La sala sold out ha applaudito commossa Marcello Mastroianni ricordato da Chiara. “Non avrebbe voluto che si parlasse di lui, ma avrebbe preferito che si guardasse subito il film”, ha detto l’attrice italofrancese. Nata dal matrimonio con Catherine Deneuve, Chiara è sempre stata circondata dal cinema. “Non so fare altro e francamente non so cosa avrei fatto – ha confessato ai microfoni de La Voce Di New York. – Mai nella mia vita mi sarei immaginare di tornare in questo posto per far vedere dei miei film. Mio padre aveva un rapporto speciale con questa città. Adorava New York perché negli anni Sessanta, Settanta, la scena era molto affascinante: l’architettura, la gente, l’energia. Amava l’idea di una città che non dorme mai e si sentiva ispirato”.
Marcello and Chiara Mastroianni, A Family Affair è solo l’ultimo dei progetti che vede impegnato Cinecittà a New York, fra cui la rassegna di Open Roads e la retrospettiva su Sophia Loren, entrambi al Lincoln Center lo scorso giugno, segnando ottimo risultati. “Bellissimi, visto che il pubblico americano viene a vedere il nostro cinema – ha dichiarato Sbarigia. – Lo abbiamo visto in sala divertirsi, ridere, piangere e, pur essendo più esigente dal punto di vista tecnologico, questi restauri hanno permesso al pubblico di entrare in sintonia anche con un cinema che è di un po’ di anni fa, in bianco e nero, ma con un ottimo audio”.
Per il prossimo progetto del 2025, bisognerà aspettare. “Sicuramente sarà al Lincoln Center – ha commentato Sbarigia. – Cerchiamo di uscire dai cliché e portare delle retrospettive su un’icona cinematografica, come questa volta, con l’incrocio tra i sei film di Chiara Mastroianni e i diciassette di Marcello che credo che sia una cosa fresca”.
