È stato trovato morto a Seul in una automobile l’attore sudcoreano Lee Sun-kyun, noto soprattutto per il suo ruolo nel celebratissimo film Parasite, rivelazione del cinema coreano. Lo hanno annunciato i servizi d’emergenza della capitale. Il corpo di Lee, 48 anni, era nel veicolo in un parcheggio al centro di Seul. La polizia lo cercava: la moglie aveva denunciato la sua scomparsa dopo aver ritrovato un biglietto di addio.
Lee era sotto inchiesta perché accusato di aver fatto uso di marijuana e altre droghe psicoattive. Era stato interrogato dalla polizia tre volte negli ultimi mesi, 19 ore solo nello scorso weekend. L’attore aveva dichiarato di essere stato raggirato da una cameriera di un bar che lo aveva spinto ad assumere stupefacenti per ricattarlo. Secondo i media sudcoreani aveva visitato varie volte il quartiere Gangnam di Seul – l’ultima sabato scorso – dove avrebbe comprato droga.
Le leggi antidroga in Corea del sud sono molto severe; i reati connessi all’uso di stupefacenti sono punibili con almeno sei mesi di carcere per la prima condanna, che possono salire a 14 anni per i recidivi o per gli spacciatori. Il caso dell’attore non è il solo: nelle ultime settimane la politica di repressione del consumo di stupefacenti ha portato a una serie di accuse contro attori, cantanti, influencer, eredi delle famiglie più ricche del paese; fra gli altri il cantante G-Dragon che però è stato scagionato la settimana scorsa.
In ottobre, Lee aveva parlato pochi minuti con i giornalisti prima di entrare in una stazione di polizia per un incontro con gli inquirenti. “Mi scuso sinceramente per aver causato grande delusione a tante persone per il mio coinvolgimento in questo spiacevole incidente” aveva detto, “mi dispiace per la mia famiglia, che sta sopportando un grande dolore”.

Lee si era laureato alla prestigiosa Università nazionale delle arti di Seul ed aveva debuttato come attore nel 2001 in una sitcom, Amanti. Molto celebrato in patria, era esploso a livello internazionale nel 2019 per la sua interpretazione di un ricco, superficiale patriarca in Parasite di Bong Joon-ho, pellicola che nel 2020 sbancò agli Oscar vincendo sei statuette fra cui miglior film, miglior film straniero, miglior regia.
Aveva poi recitato nella prima serie originale sudcoreana di Apple TV+, Dr. Brain, storia di un gelido neurologo che fa esperimenti sul cervello per risolvere un mistero di famiglia. Il suo ultimo ruolo è di quest’anno, nel film horror Sleep, dove era un marito il cuo sonnambulismo provoca terribili conseguenza; Sleep è stato presentato alla “Semaine de la Critique” al festival di Cannes.
Lascia la moglie, Jeon Hye-jin, e due figli.