Con il film d’apertura, May December di Todd Haynes sarà inaugurata la 61esima edizione del New York Film Festival, in programma dal 29 settembre al 15 ottobre 2023. Un’edizione segnata dallo sciopero degli attori statunitensi a cui il sindacato ha proibito di girare film per gli studios o di fare promozione a quei film. Eppure il direttore artistico, Dennis Lim, non sembra preoccuparsene molto: “Anche quest’anno il NYFF dimostrerà che il cinema è una forma d’arte vitale, capace di resistere anche a quest’altro scossone”.
Presentato all’ultimo festival di Cannes, May December vede Julianne Moore interpretare Gracie Atherton-Yoo, ex celebrità dei tabloid che è finita in prigione con l’accusa di stupro di minore per aver intrapreso una relazione sessuale con un ragazzino di 13 anni, Joe, che lavorava nel negozio di animali da lei gestito. La relazione tra Gracie e Joe è stata infatti uno scandalo nazionale, ma la coppia ha retto nel tempo, arrivando a diventare genitori.
Per il film di chiusura è stato scelto Ferrari di Michael Mann, in cui Adam Driver, Penélope Cruz e Shailene Woodley interpretano rispettivamente il magnate italiano dell’auto, sua moglie e l’amante. Tra i film in programma anche Priscilla di Sofia Coppola, con Jacob Elordi nel ruolo di Elvis Presley e Cailee Spaeny come sua (appena) adolescente sposa; la biografia di Leonard Bernstein diretta da Bradley Cooper, Maestro, in cui recita al fianco di Carey Mulligan; e il fantasy steampunk di Yorgos Lanthimos, Poor Things, in odore di Oscar per l’interpretazione di Bella, una giovane donna suicida riportata in vita dal Dr. Baxter e affamata di sesso.
Tanti i film di autore stranieri. Il vincitore dell’Oscar 2022, Ryûsuke Hamaguchi (per Drive My Car), torna con Evil Does Not Exist, la storia di un villaggio giapponese gentrificato. Mentre la regista polacca Agnieszka Holland con Green Border, ambientato per lo più sul confine tra Bielorussia e Polonia, racconta le difficoltà che i siriani e gli afghani hanno affrontato per raggiungere l’Europa. Un po’ di Italia con La Chimera di Alice Rohrwacher, una storia di archeologia contadina ambientata nel passato che sposa benissimo il suo amore per i relitti, e Rapito di Marco Bellocchio, la vicenda del piccolo Edgardo Mortara, rapito per ordine di Papa Pio IX.
Nella sezione collaterale “Currents”, dedicata adopere sperimentali e innovative provenienti da registi emergenti, il giovane talento James Benning presenta Allensworth. l titolo fa riferimento a una città californiana fondata e gestita da afroamericani all’inizio del XX secolo. In dodici riprese di poco più di cinque minuti, girate nel corso di un anno, i paesaggi di un posto che è stato in gran parte abbandonato dopo la Prima Guerra Mondiale evocano una storia di disuguaglianza e pregiudizio.