“Time Suspended II”. Per celebrare i 60 anni dalla morte di Giorgio Morandi, la Galleria Mattia De Luca ha portato a New York una straordinaria mostra di 60 opere del pittore italiano, dal 1913 al 1964, provenienti da musei e collezioni private. “L’opera di Morandi è più attuale che mai in questo periodo di incertezze e di sfide”, ha spiegato De Luca. Curata insieme a Marilena Pasquali, fondatrice e direttrice del Centro Studi Giorgio Morandi di Bologna, durerà fino al 27 novembre 2024.
È la prima esposizione in città dal 2008, quando il Metropolitan Museum of Art allestì una retrospettiva delle opere del genio di Bologna, che ora trova la giusta collocazione in sei sale di una townhouse dell’Ottocento sulla East 63rd Street – disegnata dal famoso architetto C.P.H. Gilbert – nei pressi della Fifth Avenue.

Sede temporanea della Galleria Mattia De Luca, posta su due piani, con pareti bianche su spaziosi pavimenti in legno, finestre bow window e caminetti, appare come un luogo dove l’estetica di Morandi è da sempre di casa. La profondità delle pennellate in bianco e grigio delle nature morte del pittore di Via Fondrazza, il rosa dei sui fiori e i pastelli mattone, ocra e verde delle colline di Grizzana, il paese emiliano delle sue passeggiate, si armonizzano spontaneamente. Tra le opere della mostra di New York, alcune hanno provenienze illustri: un quadro è appartenuto a Vittorio De Sica, un altro a Robert Rauschenberg. Solo cinque delle tele esposte sono in vendita.

“Giorgio Morandi – Time Suspended II”, a New York, raccoglie il testimone della mostra allestita nel 2022 presso la sede romana della Galleria Mattia De Luca, e tra i 48 dipinti, cinque acqueforti, quattro acquerelli, alcuni disegni include un dettaglio biografico inedito: un ritratto di Anna, sorella maggiore dell’artista, da poco riscoperto sul retro di un dipinto del 1915. Un quadro a olio su tela, raffigurante un orologio nei toni del grigio, prestato dal museo di arte contemporanea di Siegen in Germania a cui è stato affidato dalla collezionista Barbara Lambrecht.
“Aver messo la realtà tra parentesi per esaminarla meglio attraverso il telescopio dell’arte, ha detto Marilena Pasquali “è ciò che ha trasmesso efficacemente Giorgio Morandi, con le sue composizioni di oggetti, scorci di natura e fiori di seta – immagini che sembrano “neutre” ma che in realtà sono potenti, vuote di persone, eppure così piene di umanità”.

Giorgio Morandi ha dipinto migliaia di quadri nel corso della sua carriera, oltre a centinaia di acqueforti e disegni. Le sue opere, sono esposte nelle più importanti istituzioni dell’arte, dall’Hermitage di San Pietroburgo passando per il MoMA e il Guggenheim di New York. Tuttavia, la maggioranza delle opere del pittore emiliano appartengono a collezioni private, che includono la Casa Bianca.
