In occasione della mostra di OZMO “Glitched Gods of Olympus” all’Istituto Italiano di cultura a New York, si terrà stasera nella sede dell’Istituto alle ore 18 una tavola rotonda con l’artista, il direttore dell’IIC Fabio Finotti, Alessia Panella, il critico d’arte Carlo McCormick, il mural artist Iena Cruz, l’artista Gabriel Specter.
Il dibattito intende esplorare l’intersezione dell’arte indie come graffiti, street art, e DIY con istituzioni culturali consolidate e le collaborazioni con marchi consolidati. La conversazione arricchirà la comprensione del rapporto in evoluzione tra arte underground e istituzioni culturali tradizionali.
Il percorso artistico di Gionata Gesi, in arte Ozmo, inizia nei primi anni ’90 in Toscana, con graffiti che traevano ispirazione da film come Wild Style e dalle poche riviste disponibili nelle scene underground.
Intorno al 2000, il suo stile si è evoluto, segnando l’inizio della sua collaborazione con marchi famosi, colmando così il divario tra l’arte underground e un riconoscimento più ampio. Da allora, il lavoro di Ozmo si è esteso alle mostre museali e alle collaborazioni artistiche pubbliche, tra cui un’installazione permanente al MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma, una grande mostra al Museo del Novecento di Milano nel 2012, e una recente installazione all’Istituto Italiano di Cultura di New York.
Il suo lavoro è stato riconosciuto dall’Enciclopedia Italiana Treccani.
La mostra sarà visitabile dal 17 al 31 gennaio 2024, dal lunedì alla domenica 10-16.