Continuano fino al 30 novembre due mostre notevoli in una sede particolare a Brooklyn, al terzo piano di 77 Washington Avenue. La location non è una vera e propria galleria, ma un laboratorio fotografico, Picto.
Qui sono esposte due mostre, una in bianco e nero, Ali vs. Frazier di Jean-Pierre Laffont, e l’altra a colori: Sea Beach di Ismail Ferdous, membro dell’agenzia VU, e tra l’altro il vincitore, pochi giorni fa del prestigioso Leica Oskar Barnack Award. “Le spiagge di tutto il mondo hanno una propria cultura autonoma, un mix naturale di tradizioni locali con ciò che i turisti portano. Così le spiagge sviluppano la loro personalità distinta e Cox’s Bazar, la spiaggia naturale più lunga del mondo situata in Bangladesh, ne ha una propria. Sono cresciuto a Dhaka, una città fatta di cemento. Cox’s Bazaar era ed è tuttora la destinazione di vacanza più emozionante del Bangladesh” racconta Ferdous.

Laffont, fotografo leggendario che con la moglie creò le agenzie Gamma e Sigma, racconta invece il match della sua serie fotografica Ali vs Frazier: “Era la partita che tutti volevano. La chiamarono ‘The Fight of The Century’ e ebbe luogo al Madison Square Garden di New York l’8 marzo 1971. Entrambi gli avversari erano imbattuti, e Frazier aveva la cintura. Muhammed Ali, dopo più di tre anni di esilio imposto dal governo, voleva reclamare il titolo che gli era stata tolto quando si era rifiutato di combattere in Vietnam. In palio c’era dunque il titolo di Campione mondiale indiscusso dei pesi massimi e il montepremi record di 5 milioni di dollari sarebbe stato diviso equamente tra loro. La lotta durò 15 round completi, con Frazier vincitore del titolo con decisione unanime. Ali rifiutò di ammettere pubblicamente la sconfitta, definendola una “decisione dell’uomo bianco”.

L’8 marzo 1971, continua Laffont, “fu per me frustrante perché la mia agenzia Gamma era nuova. Nessuno ci conosceva e non ebbi pieno accesso per coprire l’evento. Avendo solo l’accredito stampa estera mi fu permesso di fotografare solo l’arrivo dei vip. All’epoca, quando si trattava di eventi internazionali che si svolgevano negli Stati Uniti, il modo in cui venivano distribuiti gli accrediti stampa era ingiusto: avevano la priorità le grandi agenzie e canali televisivi americani, poi le grandi riviste, poi i quotidiani, che ricevevano le loro immagini soprattutto dalle agenzie AP e UPI”.
Muhammed Ali ebbe la sua rivincita tre anni dopo: “Nel 1974 ero più conosciuto ed ebbi un migliore accesso. Circondato dalla stampa e dalle guardie del corpo, Ali ha fatto dei gestacci prima di litigare con Joe Frazier nello studio della ABC di New York durante la pesatura. Tra loro c’era molta tensione. Entrambi sono stati multati con 5.000 dollari per comportamenti che “hanno umiliato lo sport della boxe”. È stato allora che ho scattato l’ormai famosa foto di Ali che punta il dito prima della rivincita della seconda partita. Ali ha poi sconfitto Frazier il 28 gennaio e ha mantenuto il suo titolo NABF”.