Per onorare gli 80 anni della prima edizione del Piccolo Principe, celeberrimo capolavoro dello scrittore e aviatore francese Antoine de Saint Exupéry, è stata collocata nel giardino della
storica Payne Whitney Mansion di New York una statua in bronzo raffigurante il piccolo viaggiatore nello spazio. L’opera dell’artista Jean-Marc de Pas, inaugurata dalla ministra degli Esteri francese Catherine Colonna, è stata voluta proprio nella città dove nel 1943 venne per la prima volta pubblicato il libro.
Seduto a altezza d’uomo, su di un muretto adiacente la Fifth Avenue, il Piccolo Principe si trova al posto di un’altra statua raffigurante Cupido, attribuita a Michelangelo e trasferita al Met nel 2009. La scultura è stata realizzata in Normandia ed è la prima di questo genere a Manhattan. La Patney Whitney Mansion è una dimora della Gilded Age, acquistata dalla Francia negli anni Cinquanta; oggi ospita il quartier generale di Villa Albertine, un centro culturale dedito a promuovere la cultura francese negli Stati Uniti.

Il libro ha venduto oltre 200 milioni di copie nel mondo, ed è stato tradotto in centinaia di lingue diventando uno fra i capolavori della letteratura – per l’infanzia secondo molti, sebbene per altri la storia del piccolo principe, della sua volpe e della sua rosa sia un apologo che fa bene al cuore in tutte le età. Antoine de Saint-Exupéry scrisse e illustrò parte di questa storia quando
appunto risiedeva a New York, fra il 1940 e il 1943. Pilota militare, imbarcatosi per il Nord Africa, scomparve quindici mesi dopo l’uscita del racconto, ai comandi di un Lockheed P-38 Lightning, durante una missione di ricognizione aerea presumibilmente nel cielo di Lione, in Francia – la città che gli ha intitolato il suo aeroporto internazionale.
Il racconto dipana via via la sua trama, ambientandola nel deserto africano, dove il narratore a causa di un’avaria al velivolo è costretto a atterrare. Una serie di digressioni condurranno il lettore ai temi principali, incarnati dai personaggi: l’amicizia, l’amore, il senso della vita, la vanità, la tristezza, la capacità di conoscere e fidarsi degli altri. Dal romanzo è stato tratto anche un film realizzato dal regista Mark Osborne nel 2016.
Il manoscritto – con i celebri disegni originali, di mano dello stesso autore – è conservato tuttora alla Morgan Library, sempre nella Grande Mela.