È l’unica opera monumentale di Arnaldo Pomodoro in Laguna, visibilissima dai natanti diretti al Lido. ‘Il Disco in forma di Rosa del deserto” (dal diametro di 4 metri) è da oggi il vanto della collezione di arte contemporanea, promossa dalla Venice International University (VIU) e ospitata sull’Isola di San Servolo a Venezia.
L’opera è stata concessa in comodato d’uso dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano che ha intrapreso e continua a promuovere un’azione di prestito con enti e istituzioni pubbliche e private, nell’ottica di rendere maggiormente fruibili al pubblico le opere del Maestro e della propria collezione.
Assente l’Autore per impegni all’estero, è toccato all’Ambasciatore Umberto Vattani, presidente della VIU e successore di Carlo Azeglio Ciampi, che la fondò 25 anni fa, sottolineare, insieme al Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e al presidente della San Servolo Servizi, Andrea Berro, l’importanza di questa nuova acquisizione del monumento di uno dei maggiori scultori del mondo: “Arnaldo Pomodoro – ha detto Vattani – ha fama planetaria e le sue opere sono un vanto per l’Arte contemporanea. Siamo fieri che il Maestro abbia concesso che la raffigurazione così emblematica di tale formazione sedimentaria, testimonianza di bellezza nella desolazione della distesa di sabbia e, per questo, oltremodo rara e preziosa. L’artista ha saputo amplificare l’emozione del ritrovamento, ma il messaggio si trasforma quasi in un monito per il rispetto verso la magnificenza di Venezia e la fragilità della Laguna”.
L’opera ha ispirato anche uno speciale benvenuto sull’Isola: nel prossimo autunno, sull’Isola di San Servolo, il Maestro Paolo Olmi dirigerà la Young Musicians European Orchestra, reduce da trionfali tournée in Palestina, Israele e Iran, che eseguirà un concerto di profonda suggestione.
“Le arti si fonderanno – ha detto il Presidente della Venice International University – intrecciando quanto c’è di permanente, come le opere di arte contemporanea della collezione della VIU (comprendente, oltre alla scultura di Arnaldo Pomodoro, anche quelle di Pietro Consagra, Sandro Chia, Oliviero Rainaldi, la fantasmagorica video-installazione di Fabrizio Plessi, i Panda del cinese Han Meilin, avendo ospitato anche il ‘Grande Sasso’ in bronzo del giapponese Kan Yasuda), e l’emozione spirituale data dalla musica.
Inoltre, per consacrare l’alleanza fra le 18 Università associate nella VIU, fra cui, ultima arrivata è la Korea University di Seoul – ha concluso il Presidente Vattani – vorremmo ospitare artisti di spicco dei 15 Paesi che attualmente vi aderiscono. Ne scaturirà una specialissima collezione, che intreccerà Università e Arte, facendosi portatrice di un messaggio di pace e di creatività”.