Lo scenario del cattivo ragazzo affascina e permette di costruire personaggi spregiudicati, così vengono identificati due celebri e rivoluzionari fotografi del ventesimo secolo: Helmut Newton e Guy Bourdin. Il primo è tedesco d’origine, cosmopolita d’appartenenza con un pragmatismo americano, il secondo è invece un audace parigino rinomato per la sua supponenza senza limiti. Un appuntamento speciale si tiene quindi alla Helmut Newton Foundation di Berlino dal 1 Dicembre 2017 al 13 Maggio 2018 (tutti i giorni dalle 11:00 alle 19:00, gio. fino alle 20:00, chiuso il Lunedì. Ingresso 10€).
Un labirinto d’immagini e un intreccio di emozioni che rappresentano il savoir-faire di due grandi fotografi avanguardisti, senza tempo e un po’ radical chic. Sono entrambi ossessionati dal corpo femminile: etereo, sexy ma anche trasgressivo. Newton è un viveur, un amante del bello e dell’erotismo; le sue donne sono fatali provocano con una chic allure dettata da autoreggenti, rossetto rosso e sguardo felino. Probabilmente avranno voce melliflua, daranno baci lascivi e incanteranno accavallando semplicemente le gambe. Diversamente è Bourdin uno stravagante surrealista di un’enigmatica narrativa, le sue donne sono complesse introdotte in un universo parallelo rovesciato dall’ordine e superato dal divieto.

Entrambi hanno lavorato per grandi maison e hanno saputo ribaltare gli schemi del mondo della moda. Helmut ha scattato per Yves Saint Laurent, Chanel, Blue Marine e Thierry Mugler raffigurando fanciulle emancipate, ebbre di desiderio che raccontano storie con suspense e imprigionano la mente con sensualità. Bourdin ha trasformato l’entità di Versace, Ungaro e Chloé ponendo ambiguità nelle foto, scomponendo e ricomponendo i soggetti senza logica e creando qualcosa di unico. Non si parla soltanto di consumo ma di arte, la tecnica fotografica è sopraffina con luci e composizioni impeccabili. Uno spirito del tempo e una cultura che riesce a manifestarsi unendo molte abilità e prospettive. Non è un segreto che tutta la grande arte nasce dall’idea e dalla voglia di trasgredire. Siamo tutti degli amanti voraci, affamati, implacabili che cercano e poi perdono. Aspettiamo una festa dei sensi tra l’alba e il tramonto solo per un effimero trionfo del piacere o per scoprire qualcosa di politicamente scorretto. Che poi oggi cosa non è tale?
Il coraggio, alla fine dei conti, è la forza d’animo più bella per affrontare, dominare e subire qualsiasi tipo di situazione. D’altronde occorre sempre essere dei geni ribelli.