L’opera di cinque artisti entra nelle sale del MACC (Museo Arte Casa Colombo), che con questa esposizione intende incontrare e rendere omaggio all’intensa vita artistica presente sul territorio dove ha sede il museo. La mostra “MACC INVITES U”, propone un percorso di particolare interesse per l’alto profilo qualitativo dei seguenti artisti che vi partecipano.
I lavori di Kay Kenny, Megan Gulick, Philp Hinge, Bill Rybak e Joseph Sabatino entrano così in dialogo con il progetto del Museo e la sua missione: valorizzare la cultura italiana mettendola in relazione e in colloquio con la realtà internazionale americana e non, attraverso l’arte contemporanea quale strumento di crescita culturale e umana.
Il MACC Museo Arte Contemporanea Casa Colombo, concepito come spazio-laboratorio in cui il passato e il presente si incontrano in un reciproco arricchimento, affida alle possibilità della pratica artistica un ruolo di primaria importanza per lo sviluppo di nuove opportunità interculturali e interdisciplinari.
Kay Kenny, fotografa, pittrice e critica d’arte, presenta una serie di opere nelle quali i due linguaggi si affiancano ed entrano in correlazione, aprendo profonde riflessioni tra spazio esteriore e spazio interiore.
Il colore forte e la sfumatura convivono nella sua espressione, connotata da una percezione della realtà che porta l’osservatore ad indagare stratificati piani di lettura. Megan Gulick riassume nella sua originale visione artistica un mondo fantastico dove la scelta cromatica di una tavolozza vivida e luminosa, unita ad un gesto figurativo marcato e deciso, mescola relazioni con mondi legati da un lato alle fiabe, dall’altro al fumetto e all’illustrazione, ma al cui interno inserisce narrazioni di particolare impatto visivo e di immediata comunicazione.
Anche per il giovane Philp Hinge il colore e una figurazione marcata, per qualche tratto vicina alla rivisitazione Pop Art, rappresentano il principale veicolo di espressione, al cui interno prende posto una quotidianità solo apparentemente quieta. I grandi pannelli trovano poi contrappunto con le sculture installative, come la sedia giallo-blu, che è parte dell’intera opera.
Al centro del lavoro di Bill Rybak vi sono geometrie e ingranaggi di macchine complesse e semplici tra le cui ruote scorre il pensiero filosofico. La scienza, l’interrogativo dinanzi alla vita e al suo mistero, si srotolano come in un libro senza tempo nelle sue opere scultoree, un po’ percorse dall’ermetismo e un po’ svelate da scritture modulate tra materia e pensiero.
Joseph Sabatino trova invece nei calligrammi, nelle formule ma anche nei silenzi, il senso della sua elaborazione poetica che unisce la parola alla meditazione. Spazi scuri scritti come fossero disegnati con vecchi gessetti bianchi, fanno da contrappunto a tele-scultura senza immagini impresse, segnate solo dalla loro stessa forma, elemento minimale di un discorso che affonda radici in una riflessione concettuale, ricca di sfumature.
Nell’insieme, un percorso da leggere come lo specchio di una contemporaneità, dove l’artista recupera l’esercizio di un mestiere consapevole nella dimensione libera della sua ricerca. Curatori della mostra sono Carla Mastropierro, Giuseppe Munafo, Raffaella Giordana e Giulio Mosca.
[IECC/Casa Colombo: 380 Monmouth Street – Jersey City, New Jersey 07302 Tel. (201) 963-6332 E-mail: gro.obmolocasac @ofni Museum opening hours: Tuesday, Wednesday, Thursday 10:00am- 5:00pm www.maccmuseum.orgwww.casacolombo.org ]