Il 4 luglio 2025, al Principality Stadium di Cardiff, gli Oasis sono tornati sul palco. Liam e Noel Gallagher, dopo quindici anni di silenzi, frecciate e rancori familiari, si sono ritrovati. È stato un evento di portata storica. Non solo per la musica britannica, ma per l’immaginario pop globale.
Per chi c’era nel 1994, quando uscì Supersonic, o nel 1996, sotto il cielo di Knebworth, questa reunion è sembrata un varco temporale. Per chi è cresciuto dopo, tra Spotify e meme con gli occhiali rotondi di Liam su TikTok, è stata l’occasione per assistere dal vivo a qualcosa che sembrava irripetibile: i fratelli Gallagher di nuovo insieme, a suonare Wonderwall. La reazione dei fan in delirio è stata all’altezza.
<div style=”position: relative; padding-top: 56.25%;”><iframe style=”border: 0; position: absolute; top: 0; height: 100%; width: 100%;” src=”https://iframe.mediadelivery.net/embed/156341/28f0d76f-ceb5-4304-aad3-beba714876f3?autoplay=false&loop=false&muted=false&preload=false&responsive=true” allowfullscreen=”allowfullscreen”></iframe></div>
Nel 1994, mentre l’America piangeva Kurt Cobain e il grunge cominciava a perdere forza, nel Regno Unito gli Oasis pubblicavano Supersonic. Venivano dal nord operaio, da Burnage, Manchester. Erano autodidatti, testardi, spavaldi. Non avevano lo stile dei Blur, né la profondità intellettuale dei Radiohead. Ma avevano altro: erano crudi, diretti, riconoscibili. Cantavano di birra, frustrazione e sogni a buon mercato. E nel giro di due anni cambiarono il volto della musica britannica.
Oggi sono diventati icone pop quasi per caso. Il loro modo di parlare, di vestirsi, di punzecchiarsi a vicenda è diventato lessico digitale, materiale da meme, reel e remix.
Si può dire, con una certa ragione, che questo ritorno sia anche un’operazione commerciale. E lo è. Ma gli Oasis lo sono sempre stati. Non hanno mai nascosto l’ambizione di essere i più grandi, di vendere milioni di dischi, di riempire stadi interi. La differenza è che ci sono riusciti senza mai snaturarsi: working class fino al midollo, britannici senza filtri, rumorosi, diretti. Capaci di trasformare l’attrito in melodia.