Giro di vite per chi specula sui prezzi dei biglietti online. Ad imporla è stato Donald Trump con un ordine esecutivo che mira a contrastare il bagarinaggio digitale e a rendere più trasparente il mercato dei biglietti per eventi dal vivo.
Al momento della firma nell’Ufficio Ovale, lunedì, presente anche il cantante Kid Rock, che per l’occasione ha scelto un vistoso outfit patriottico a tema bandiera statunitense. L’artista – noto per le sue simpatie repubblicane – ha espresso preoccupazione per l’uso massiccio di bot da parte degli speculatori, che spesso acquistano in blocco i biglietti a prezzo base per poi rivenderli a cifre esorbitanti.
“Chiunque abbia comprato un biglietto per un concerto negli ultimi dieci anni, forse vent’anni, a prescindere dalla propria politica, sa che si tratta di un enigma”, ha detto Rock. “Compri un biglietto per 100 dollari e quando fai il check-out è di 170 dollari. Ma soprattutto, questi bot arrivano e prendono tutti i biglietti migliori per i tuoi spettacoli preferiti a cui vuoi andare. Poi li rimettono immediatamente in vendita, a volte con un aumento del 500%. Mi piacerebbe che in futuro ci fosse una legge per porre un limite alla rivendita dei biglietti”.
In generale, il provvedimento impone al segretario al Tesoro Scott Bessent e alla procuratrice generale Pam Bondi di vigilare sul rispetto delle norme fiscali da parte dei rivenditori secondari. La Federal Trade Commission, in coordinamento con il Dipartimento di Giustizia, dovrà inoltre garantire il rispetto delle regole sulla concorrenza nel settore dell’intrattenimento.
Tre, in concreto, le misure anti-bagarinaggio:
- Blocco dei bot: il Dipartimento di Giustizia e la FTC intensificheranno i controlli per impedire l’uso di software che acquista biglietti in massa.
- Trasparenza nei prezzi: le piattaforme di vendita dovranno mostrare il costo totale, incluse commissioni e sovrapprezzi, già al momento dell’acquisto.
- Controlli fiscali: il Tesoro e il Dipartimento di Giustizia monitoreranno la conformità dei rivenditori alle normative anti-bagarinaggio.
Il tema dei biglietti rivenduti a prezzi spesso decuplicati è diventato centrale dopo che lo scorso anno il Dipartimento di Giustizia e diversi procuratori generali hanno avviato una causa contro Live Nation Entertainment e la sua controllata Ticketmaster, accusate di monopolizzare il mercato a danno di artisti e pubblico.
Live Nation ha peraltro espresso sostegno alla decisione di Trump: “Bagarini e bot impediscono ai fan di comprare i biglietti ai prezzi stabiliti dagli artisti, e ringraziamo il presidente Trump per averli affrontati”, ha dichiarato Live Nation in un comunicato. “Siamo favorevoli a qualsiasi riforma significativa in materia di rivendita, tra cui una maggiore applicazione della legge sui bot, limiti ai prezzi di rivendita e altro ancora”.
Elogi anche da parte di StubHub, principale piattaforma di rivendita di concerti dal vivo negli USA. “Accogliamo con favore una maggiore trasparenza, sicurezza e concorrenza per migliorare il settore per i fan e proteggerli ulteriormente da un monopolio dell’intrattenimento dal vivo”, ha dichiarato un portavoce della società.
L’iniziativa arriva dopo mesi di polemiche sulla gestione della vendita dei biglietti per l’Eras Tour di Taylor Swift, con milioni di fan della popstar trovatisi impossibilitati ad acquistare i ticket a causa di guasti informatici, bot e commissioni nascoste – salvo sborsare cifre spesso superiori al migliaio di dollari. Un caso simile si è verificato anche oltreoceano, nel Regno Unito, con la reunion degli Oasis.
Dalla Casa Bianca sottolineano che il provvedimento risponde a un preciso impegno della campagna elettorale di Trump per contrastare le speculazioni sui biglietti. “I consumatori non dovrebbero essere vittime di rincari ingiustificati e commissioni opache”, si legge nel documento.