“Si vociferava che Vermiglio fosse tra i titoli papabili, ma ho avvertito una strana calma. Venendo da un periodo intenso, con la partecipazione a Venezia, l’uscita in sala e i tanti festival internazionali, mi sono trovata più occupata che preoccupata”. Nei giorni scorsi, la regista Maura Delpero racconta di aver mantenuto un approccio distaccato, quasi fatalista.
Ora però è ufficiale: a poche settimane di distanza dal Leone d’Argento conquistato alla Mostra del Cinema di Venezia, Vermiglio è stata designata per rappresentare l’Italia agli Academy Awards 2025 nella categoria International Feature Film Award. La decisione, annunciata dal Comitato di Selezione istituito dall’ANICA, è stata motivata dalla capacità del film di raccontare con delicatezza e profondità l’Italia rurale del passato, rendendo i sentimenti e le storie universali e attuali.
Ambientato nel 1944, in un piccolo villaggio di montagna in Trentino, Vermiglio racconta la storia di tre sorelle – Ada, Flavia e Lucia – che vivono in un contesto lontano dai combattimenti della Seconda guerra mondiale, ma non immune ai suoi effetti. La vita nel villaggio è scandita dai ritmi ciclici della natura e dalla rigida struttura patriarcale della comunità, incarnata dalla figura del padre, interpretato da Tommaso Ragno. L’arrivo di un soldato fuggito dal fronte interrompe questa fragile tranquillità, creando un’onda di eventi che scuoteranno profondamente la famiglia e la comunità intera.
Riflettendo sulle possibili ragioni che hanno spinto la commissione a scegliere il suo film, Delpero spiega: “Vermiglio ha una forte coerenza interna, sia a livello narrativo che stilistico. Racconta un passato lontano, ma con la capacità di illuminare il presente. Non c’è nostalgia, piuttosto il desiderio di esplorare quel passato con uno sguardo contemporaneo”.
Il contesto in cui si sviluppa la storia, un villaggio alpino durante l’occupazione tedesca, non è soltanto uno sfondo: diventa un vero e proprio personaggio. I ritmi lenti della montagna e la neve, onnipresente, non solo coprono i suoni del conflitto esterno, ma creano un’atmosfera di sospensione che amplifica il dramma interiore dei personaggi. L’arrivo del soldato, simbolo di una modernità in crisi, porta con sé tensioni che spezzano l’apparente immobilità della vita montana.
Uno dei temi centrali che potrebbe far presa anche sull’Academy è quello della maternità, già affrontato da Delpero nel suo precedente film Maternal. In Vermiglio, la maternità diventa un potente simbolo di resistenza. Le donne del villaggio, costrette a farsi carico delle loro famiglie in assenza degli uomini, trovano nella capacità di generare e proteggere una forza indomita che le sostiene di fronte alla perdita e al dolore. La guerra, pur essendo sempre sullo sfondo, si manifesta attraverso piccole incrinature nella quotidianità. Delpero ha sottolineato: “Credo che i non detti e i fuori campo abbiano spesso più potenza di ciò che viene mostrato esplicitamente”.
La regista non nasconde le difficoltà affrontate come donna in un’industria dominata dagli uomini: “Quando ho iniziato, avevo pochi esempi femminili da seguire. Ho lavorato a testa bassa, come un piccolo mulo, e a volte, nei momenti di difficoltà, cercavo modelli di riferimento, ma trovavo soprattutto figure maschili. Questo lo trovavo frustrante perché non c’è nulla di intrinsecamente maschile nel fare cinema. Ho sentito addosso i limiti di una società patriarcale, dove esistono ancora pregiudizi su ciò che ci si aspetta dalle donne. Non è stato facile, ma forse proprio per questo ora mi godo di più i traguardi raggiunti”.

A proposito del cammino verso gli Oscar, Delpero mantiene una posizione pragmatica: “Non voglio lasciarmi travolgere dalle aspettative. Ora il focus è la shortlist dei 15 film, poi penseremo alla cinquina, se ci arriveremo. Non ha senso guardare troppo in avanti. Faccio il mio lavoro, un passo alla volta, come un alpinista che fissa un chiodo alla volta senza guardare troppo in alto o in basso. Questa è la mia filosofia in questo momento”.
Uscito nelle sale italiane il 18 settembre con Lucky Red, Vermiglio ha già ottenuto ottimi risultati al box office. Negli Stati Uniti, il film sarà distribuito da Sideshow e Janus Films, sebbene la data di uscita non sia ancora stata definita.
Il film concorrerà per la shortlist che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall’Academy, la cui pubblicazione è prevista per il 17 dicembre 2024. L’annuncio delle nomination (i cinque film candidati per il premio) è atteso per il 17 gennaio 2025, mentre la cerimonia di consegna degli Oscars si terrà a Los Angeles il 2 marzo 2025.