Alain Delon se ne è andato nella notte, simbolo sexy degli anni Sessanta e Settanta, attore celeberrimo per i grandi amori oltre che i grandi film; bellissimo più che grande interprete, in Italia amatissimo per i film epici di Luchino Visconti, ammaliato dal suo viso d’angelo e dagli occhi azzurri di ghiaccio (Tancredi nel Gattopardo, Rocco in Rocco e i suoi fratelli, improbabile emigrato al nord che diventa pugile).

Personaggio controverso adorato in Francia ma discusso nei suoi ultimi anni per le sue opinioni politiche e ideologiche – la vicinanza alla destra del Front National, le frasi contro l’omosessualità in una intervista a France 5, il proclama che la Francia “è una nazione di razza bianca” come diceva De Gaulle – Delon ha avuto legami sentimentali con alcune delle donne più celebri del cinema e dello spettacolo francese: l’attrice Romy Schneider, la cantante Nico (con cui ebbe un figlio mai riconosciuto ma adottato dalla madre di Delon, Christian Aaron Boulogne), la cantante Dalida, l’attrice Nathalie Delon (madre del figlio Anthony, attore anche lui), l’attrice Marisa Mell, l’attrice Mireille Darc – durante la storia ebbe flirt con Sylvia Kristel, Sydney Rome e Dalila Di Lazzaro, la modella Rosalie van Breeman da cui ha avuto altri due figli, Anouchka Delon e Alain-Fabien Delon.
Delon è morto nella sua casa a Douchy “circondato dai suoi tre figli e dalla famiglia” hanno detto all’agenzia France Presse i tre figli legittimi: “Alain Fabien, Anouchka, Anthony, così come (il suo cane) Loubo, annunciano con immensa tristezza la dipartita del loro padre”. Aveva 88 anni, era stato colpito nel 2018 da un ictus, soffriva di un linfoma e aveva problemi di lucidità mentale; gli ultimi anni sono saliti agli onori delle cronache soprattutto per la contesa finita in tribunale fra i figli sull’opportunità di metterlo sotto tutela.