Meraviglia e stupore attendono i visitatori alla Terrazza del Pincio, dove le monumentali sculture Donna distesa e Venere addormentata di Fernando Botero dominano la scena. Sono due delle otto opere esposte nella mostra a cielo aperto Botero a Roma, la prima dopo la scomparsa dell’artista colombiano, avvenuta un anno fa.
Dal 10 luglio al 1 ottobre, romani e turisti avranno l’opportunità di ammirare le figure voluminose ed iconiche di Botero, passeggiando tra i luoghi più suggestivi del centro storico di Roma.

Lina Botero, figlia dell’artista e curatrice della mostra, realizzata dalla Fernando Botero Foundation, con BAM eventi d’arte e il Cigno Arte, ha ricordato il profondo legame che univa suo padre a Roma. “Sono sicura che ne sarebbe orgoglioso. Come ho sempre detto, per lui l’Italia era come una seconda patria da tanti punti di vista. Ha lavorato qui per più di quarant’anni alle sue sculture, a Pietrasanta, un paese che amava molto e che era importante per lui. Aveva un rispetto incredibile per il mestiere degli artigiani che lavorano lì nelle fonderie del bronzo e nelle marmolerie”. E ha sottolineato inoltre: ”la pittura del Quattrocento, specialmente gli artisti come Piero della Francesca e Paolo Uccello, ha avuto una grande influenza sulle opere del padre”.

Forme che esplodono di abbondanza e colori che danzano in strati infiniti: questo è il regno di Botero. Era stato lo stesso artista a spiegare più volte di essere visceralmente attratto dalle forme dilatate oltre il naturale, perché gli evocavano una profonda sensualità. Non si tratta di un’ossessione per le donne grasse, ma una passione per la volumetria, scelta stilistica per trasformare la realtà in arte.
Questa visione prende vita nell’itinerario artistico che, dalla Terrazza del Pincio, si snoda verso piazza Mignanelli e piazza San Silvestro. Qui si vedono le sculture Donna seduta del 1991 e del 2000. Il Gatto del 1999 vigila all’interno della suggestiva Basilica di San Lorenzo in Lucina. Si continua verso Largo San Carlo, al Corso, dove il Cavallo con briglie sembra pronto a scattare in una corsa immaginaria. Il viaggio culmina in piazza del Popolo, con le imponenti figure di Adamo (Uomo in piedi) ed Eva (Donna in piedi) si ergono solenni, fondendo la loro voluminosità con la bellezza secolare della piazza.
La mostra è stata fortemente voluta dal Comune di Roma. Per il sindaco Roberto Gualtieri, “riuscire a portare le opere nelle piazze, tra la gente, in un percorso arricchito da alcune delle opere storiche più belle del mondo, dimostra che Roma è capace di far dialogare l’antico con il contemporaneo”.
Un assaggio all’esposizione che dal 16 settembre, a Palazzo Bonaparte, ospiterà una collezione la più completa ad oggi tra disegni, acquerelli, sculture e alcuni inediti di Botero. Non mancheranno infatti versioni di capolavori storici come Las Meninas di Velázquez e La Fornarina di Raffaello, oltre a temi classici come il circo e la corrida.