L’associazione per la libertà d’espressione PEN America ha annunciato la cancellazione del suo festival World Voices che avrebbe dovuto tenersi a partire dall’8 maggio fra New York City e Los Angeles: diversi autori avevano revocato la loro partecipazione in protesta perché PEN non ha condannato l’offensiva militare israeliana a Gaza, cercando di mantenere una posizione equidistante. Da mesi aumentano gli scrittori e i traduttori che criticano l’organizzazione no profit perché non si è schierata a favore di un cessate il fuoco.
Fra gli scrittori che si sono ritirati, Naomi Klein, Isabella Hammad e Zaina Arafat che avevano firmato una lettera aperta già in marzo a PEN America annunciando la decisione.
PEN aveva già dovuto annullare l’edizione 2024 della consegna annuale dei suoi premi perché una parte degli autori candidati si erano ritirati dalla gara. Nel caso del festival World Voices, PEN America dichiara in un comunicato che l’annullamento dipende “in parte” dalla rinuncia di scrittori che non approvano l’atteggiamento dell’organizzazione, mentre altri autori hanno dovuto subire “pesanti attacchi sui social media e forti pressioni perché si allontanino” dalla PEN, tanto che alcuni hanno espresso “vera e propria paura”.
“In questo clima” scrive PEN America nel comunicato, riporta il Guardian, “è diventato impossibile organizzare il festival in accordo con i principi con cui è stato fondato 20 anni fa”.
Diversi autori e diversi gruppi letterari hanno plaudito alla notizia. Il gruppo Writers Against the War on Gaza ha scritto su X che si tratta di “una vittoria per il movimento, una condanna per la leadership di PEN America e al contrario di quanto affermano è anche una vittoria per la libertà di espressione”.
Un altro post su X: quello di Daniel José Older, ‘bestselling author ‘ del New York Times, che si congratula e scrive “Non si può fare finta di niente durante un genocidio! PEN America ha continuato a prendere in giro l’intero mondo letterario con la sua tiritera su ‘tutte e due le parti”.
Il Festival della Letteratura Palestinese in un altro post on X, parla di “un atto senza precedenti di solidarietà con gli scrittori palestinesi” e annuncia un evento per il 7 maggio per dare voce agli scrittori di Gaza.