Esce infine anche negli Stati Uniti l’ultimo film di Woody Allen, Coup de chance, da lui scritto e diretto, interamente parlato in francese e girato a Parigi. Un film che ha riscosso 7 minuti di applausi al Festival del Cinema di Venezia, dove è stato presentato in prima mondiale, il 50esimo di un regista ormai 88enne fra i più attivi e prolifici, che in carriera ha collezionato 16 nomination per la migliore sceneggiatura e vinto 4 Oscar. Dovrebbe essere molto atteso e invece: Coup de chance in America esce in sole 13 sale, in sordina, mesi dopo la distribuzione in Europa (in Italia ha aperto il 6 dicembre).
Woody Allen qui non è più amato. Nel 1992 Dylan, la figlia adottiva sua e di Mia Farrow, che allora aveva 7 anni, lo ha accusato di violenza sessuale. Allen, che aveva appena iniziato una relazione con l’altra figlia di Farrow, l’adolescente Soon-Yi Previn (che ha poi sposato), ha respinto ogni accusa sostenendo che la bimba era stata istruita dalla madre. L’inchiesta non ha trovato gli elementi per istruire un processo, il pubblico ha creduto alla versione di Allen che ha continuato con successo a dirigere un film all’anno. Finché nel 2014 Dylan, ormai adulta, ha ripetuto le sue accuse sul New York Times, il fratello ha ricostruito la storia sul New Yorker e il movimento MeToo l’ha amplificata. La gente allora ha iniziato a dubitare e chiedersi come trattare l’opera di un artista su cui grava il serio sospetto di atti spregevoli. Timothée Chalamet ha devoluto in beneficenza il compenso ricevuto per interpretare un suo film, Kate Winslet, Mira Sorvino, Colin Firth e Greta Gerwig si sono pentiti pubblicamente per aver lavorato con lui e nel 2018 Amazon ha rescisso il contratto con il regista.
Lavorerà ancora negli Stati Uniti? è stato chiesto ad Allen in conferenza stampa a Venezia. “Certo – ha risposto il regista – se un qualche folle si svegliasse un mattino e decidesse di finanziare interamente un mio film a New York lo farei senza esitare un momento… ma nessuno lo fa, in America non fanno la fila per finanziare i miei film, e se c’è una cosa che odio è proprio quella di andare in giro a cercare soldi per i miei progetti! Quindi vado dove qualcuno mi offre di nutrire le mie fantasie!” Per questo il film è stato prodotto e girato in Europa dove i distinguo fra l’artista e l’uomo vengono più facilmente applicati.
Coup de Chance è però uno dei film migliori di Allen degli ultimi anni. Un thriller-commedia con Lou de Laage e Niels Schneider nei panni di due ex compagni di scuola di New York, la cui vita amorosa si accende di nuovo quando si incontrano per caso nella Ville Lumiere. Lei è sposata con un facoltoso e spregiudicato uomo d’affari, Jean, Melvil Poupaud. Ma il matrimonio è noioso, Jean è innamorato ma possessivo e manipolatore e Fanny si innamora presto di Alain, alter ego francese di Woody Allen, scrittore idealista e squattrinato molto affascinante che filosofeggia sul fatto che la vita è soggetta al caso, ai colpi di fortuna, appunto. Jean invece crede che la fortuna si crea con atti di precisa volontà. A dirimere la trama arriva la madre di Fanny, Valerie Lemercier, che con i suoi occhiali tondi, l’aria confusa e le domande inopportune è l’altro alter ego di Woody Allen nel film.

Girare un film a Parigi, in francese, era un desiderio che Allen aveva da tempo. “Crescendo tutti i film che ci eccitavano a New York venivano da Italia, Francia o Svezia – ha detto a Venezia – Sognavo di essere nato in Francia ed essere un regista francese. Ero un fan di Truffaut, Chabrol, Resnais e Renoir e Godard, e ho anche lavorato in un suo film. Così, al mio 50esimo film, ho pensato di farmi un regalo. All’inizio avevo immaginato che i protagonisti fossero due americani che vivevano a Parigi. Poi ho pensato: gran parte del cast sarà francese, perché non farli tutti francesi e via? Ho potuto passare dei mesi a Parigi ed è stato meraviglioso.”
Coup de Chance è il primo film di Allen da Rifkin’s Festival del 2020 e A Rainy Day in New York del 2019 che non sono usciti in America, e in Europa non hanno avuto molto successo. Allen dice che potrebbe essere il suo ultimo, ma intanto sta scrivendo la prossima sceneggiatura.