Esattamente 500 anni fa la nave Dauphine, comandata da Giovanni da Verrazzano, entrò nella baia dove qualche secolo dopo sorge la metropoli di New York. Il navigatore fiorentino era al servizio della corona di Francia e cercava un passaggio verso le Indie, ma si trovò a esplorare tutta la costa degli attuali Stati Uniti.
Ne narra la storia all’Istituto Italiano di Cultura il professor Fabio Romanini conversando con il direttore dell’ICC NY, Fabio Finotti. La conferenza si intitola L’avventura e la voce di Giovanni da Verrazzano e si terrà in italiano. Romanini, Professore associato in Linguistica italiana presso l’Università degli studi di Ferrara, racconterà la storia della spedizione di Verrazzano e racconterà l’uomo, grande esperto di navigazione ma anche uomo colto, umanista, conoscitore del latino e della cosmografia.
Nato intorno al 1485 da Pier Andrea di Bernardo e Fiammetta Cappelli, poco si sa della sua vita nonostante abbia lasciato una descrizione dettagliata dei suoi viaggi in Nord America. Una volta adulto (intorno al 1505-1507) si trasferì in Normandia per avviarsi alla carriera di navigatore. Invitato dal re di Francia Francesco I a cercare una nuova via per il Pacifico, si avvicinò alla costa americana nel 1524 all’altezza di caper fear e costeggiò tutta la costa atlantica con una caravella e una cinquantina di uomini, fino ad arrivare in quella che sarebbe diventata la baia di New York e oltre, fino al Maine e alla Nuva Scozia; tornò in Frnacia passando per terranova. Lungo la navigazione incontrò molti popoli locali. Fu il primo di tre viaggi verso “le Americhe”. Non si sa come sia morto; forse ucciso nelle bahamas durante il terzo viaggio, nel 1528.
La conferenza avrà luogo all’ICC New York, Park Avenue 686, alle ore 18 del 15 marzo; l’ingresso è gratuito.