“È tutto esaurito – mi sussurra il mio vicino in platea – secondo te è per Mahler o per il direttore d’orchestra?” “Per il direttore d’orchestra!” rispondo sicura. Gianandrea Noseda è molto amato in America. Direttore della National Symphony Orchestra di Washington da 7 anni viene spesso a New York o alla Carnegie Hall con i suoi orchestrali o per dirigere la New York Philharmonic come in questo caso. “Sì è vero – conclude il mio vicino, che poi scopro essere un compositore russo – Gianandrea – lo chiama per nome con familiarità – è eccezionale, preciso, entra a fondo nella musica, doveva diventare lui il direttore della New York Philharmonic e invece hanno chiamato Dudamel, ma si sa lui è più istrionico…” e fa un cenno sconsolato con le mani.
Noseda è preciso, al punto da dirigere con le dita quando il suono si fa esile, il pianissimo di un violino, di un flauto, ed entra a fondo nella musica, la vive con tutto il corpo tanto da saltare su due piedi quando l’orchestra tutta deve intervenire per un fortissimo roboante. È successo nella Quarta di Mahler, la sinfonia che ha chiuso il primo dei tre concerti di questa stagione alla David Geffen Hall. In programma anche Mozart “Ch’io mi scordi di te?” e il concerto per pianoforte n. 25 sempre di Mozart.

“Ch’io mi scordi di te? Non temer amato bene, per te sempre il cor sarà. Più non reggo a tante pene, l’alma mia mancando va” è un’aria da concerto composta da Mozart subito dopo il Concerto per pianoforte in do maggiore n. 25 (K.503) in programma, e la Sinfonia di Praga, completati nel Dicembre 1786. Dedicata al soprano inglese (di origine italiana) Nancy Storace “dal suo servo e amico” Mozart, fu eseguita come addio alle scene viennesi del soprano prima del suo ritorno a Londra. È un duetto di voce e piano con orchestra, la suonò Mozart stesso e sembrerebbe piena di significati romantici. A New York l’hanno interpretata la soprano sudafricana Golda Schultz e il pianista svizzero Francesco Piemontesi al suo debutto con Mozart sulla scena della New York Philarmonic.
Piemontesi ha mani che volano leggerissime sulla tastiera, un tempo velocissimo, tutta la sua persona sembra attraversata dalla musica mentre il viso manifesta in sorrisi di puro piacere le sensazioni profonde che prova e vorrebbe comunicare al pubblico. “La musica per me è una necessità esistenziale – ha spiegato – e quello che desidero non è intrattenere il pubblico, ma farlo partecipare alla dimensione più profonda della musica.” Nato nel Canton Ticino ha studiato con Alfred Brendel e oltre alla sua attività concertistica internazionale dirige il festival musicale di Ascona. Ha interpretato anche il Concerto per piano n. 25 di Mozart al termine del quale il pubblico di New York gli ha tributato una ovazione e lui ha ringraziato con un bis.

Noseda ha poi cambiato completamente registro e diretto con grande intensità la Quarta Sinfonia di Mahler. Ispirata ad una canzone, “Das himmlische Leben” o “La vita paradisiaca”, tratta da fiabe popolari, composta per concludere la Terza Sinfonia, ma non utilizzata perché avrebbe allungato troppo la composizione, la Quarta ha il carattere gioioso del canto inserito alla fine. Un inno alla vita in paradiso, che Golda Schultz ha eseguito come da Mahler richiesto, e cioè con la gioia di un bambino.
Dopo questa tappa alla New York Philharmonic Noseda inizierà una tournee con la sua National Symphony Orchestra (con cui ha appena rinnovato il contratto fino al 2027) che lo porterà anche alla Scala di Milano in tempo per festeggiare il suo 60esimo compleanno. “Quando ero giovane pensavo di poter cambiare il mondo con la musica – ha detto – ora penso che la musica non può cambiare il mondo, ma ha comunque il grande potere di cambiare il cuore e la mente delle persone. Questo vorrei riuscire a ottenere in questa fase della mia vita.”

Il 2 febbraio alle 2 pm e il 3 alle 8pm alla David Geffen Hall la New York Philharmonic diretta da Gianandrea Noseda con il soprano Golda Schultz e il pianista Francesco Piemontesi. In programma
MOZART Ch’io mi scordi di te
MOZART Piano Concerto n.25
MAHLER Quarta Sinfonia
Il 12 febbraio al Carnegie Hall la National Symphony Orchestra diretta da Gianandrea Noseda, con il violinista James Ehnes. In programma
BERG Selections from Lyric Suite
KORNGOLD Violin Concerto in D Major, Op. 35
BEETHOVEN Symphony No. 3, “Eroica”