Triste perché non è stata candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista? Margot Robbie, produttrice e protagonista di Barbie, nega. Nel suo primo commento pubblico alle nomination per la statuetta dorata, parlando al pubblico di una proiezione speciale al SAG-AFTRA (il sindacato dei lavoratori dello spettacolo), Robbie ha detto “Non c’è modo di essere triste quando sai di essere così fortunata”. In fondo, Barbie ha avuto otto nomination fra cui la categoria più prestigiosa, quella come miglior film. Non solo, ha avuto un impatto planetario: “Abbiamo lavorato per fare una cosa che muovesse la cultura, che avesse un effetto. E lo ha già fatto, molto più di quanto potessimo sognare, ed è la più grande ricompensa che potesse uscire da tutto questo lavoro”.
Però, la 33enne star australiana ammette di essere delusa per la mancata nomination alla regista, Greta Gerwig. “Ovviamente pensavo che sarebbe stata candidata. Perché quello che ha fatto succede una volta in una carriera, una volta nella vita”.
Dopo l’annuncio delle nomination agli Oscar sono stati in tanti a notare con disappunto (anzi con rabbia) che l’Academy ha votato per candidare un uomo (Ryan Gosling, miglior non protagonista; d’altra parte un uomo protagonista in Barbie non c’è) ma non l’attrice n. 1 o la regista. Insomma sarebbe uno schiaffo, simbolico proprio dei pregiudizi verso le donne e del potere del patriarcato (non c’era mai stato un film che usasse tanto questa parola).
America Ferrera, candidata come migliore non protagonista, per esempio, è stata esplicita in un’intervista a Variety uscita due giorni fa: “Sono incredibilmente delusa che Greta e Margot non siano state nominate. Greta ha fatto tutto quello che un regista può fare per meritarselo, ha creato un mondo, ha preso una cosa che non ha un valore in sé per la maggioranza delle persone e ne ha fatto un fenomeno globale. E quello che Margot ha fatto come attrice è davvero incredibile”.
Barbie è candidato anche per la miglior sceneggiatura non originale, per la miglior canzone originale (I’m Just Ken e What Was I Made For?), i migliori costumi e la migliore scenografia di set.
In verità, il successo più grande questo film fantasmagorico ma tanto criticato (da chi dice che è una pura operazione commerciale della Mattel, produttrice della bambola e del film; a chi lo critica come semplicistico e banale, a chi invece dice che è incomprensibile) lo ha avuto al botteghino, scatenando la fantasia e le voglie di generazioni diverse – prima di tutto di donne e ragazzine, anche nel sud del mondo e in paesi lontani; non a caso è stato vietato in Iran, in alcuni paesi arabi, e pure in Russia (dove però circola ampiamente in versione pirata).
Al momento, Barbie è il film più redditizio mai diretto da una donna (1,4 miliardi di dollari a livello planetario nel 2023) ed è anche il film più redditizio del 2023, nonché quello con cui la Warner Bros. Pictures ha fatto, nella storia, più soldi su territorio Usa.