È stata la settimana della moda Haute Couture di Parigi Primavera 2024. Tra diversi marchi di alta moda a suscitare consenso di critica e di pubblico, due grandi esempi: Valentino Garavani e Armani Privé. Il Neiman Marcus Award 2024 è stato assegnato a Maria Grazia Chiuri di Dior, con tanto di dedica personale alle donne. Jay Z ha prestato il suo estro a Moncler, mentre Trussardi è nei guai. Ecco la nostra fashion review degli ultimi sette giorni.

È tutto un gioco. Giorgio Armani Privé ha portato in scena la collezione Haute Couture en Jeu, grazie alla quale il designer si è messo in gioco divertendosi con colori e forme. Dopo 19 anni di alta moda, per Giorgio Armani è arrivato il tempo di cambiare, dunque. E lo ha fatto sognando di accogliere diverse culture, ma anche di dare ludicità e più leggerezza alle sue creazioni. Una collezione di 92 abiti: tessuti fluidi all’apparenza liquidi e colori tenui sostituiti da nuance pop. Protagonisti kimoni, vestaglie lunghe e preziose, giacche bustier e pantaloni che si stringono al fondo. Fiumi di pizzo e treccine con perline colorate fra i capelli sono stati la rappresentazione del desiderio di novità del re del fashion quasi novantenne. “Avevo voglia di sdrammatizzare l’alta moda. Nasce così il titolo Haute Couture en Jeu, dal duplice significato. – ha spiegato Giorgio Armani – Significa rimettere la haute couture in gioco di nuovo. Oppure che l’alta moda si diverte. È stato un gioco che ho iniziato tre mesi fa e sono convinto che questo sia il momento per la moda di catturare l’ttenzione al di là di ciò che ci sta succedendo attorno. E per chi si sta chiedendo “perché le treccine?”, la risposta è che fuori le ragazze con le treccine sono dolcissime”.
Il gusto del sublime. Valentino Le Salon è salita in passerella nei saloni al numero 8 di Place Vendôme. Con la voce di Maria Callas e la sua Casta Diva in sottofondo sono andati in scena rose rosse tridimensionali, piume di paillettes, veli di pizzo come fosse dipinto, spine di organza. Hanno sfilato abiti come sculture, realizzate nella ricerca ossessiva della perfezione. ll cappotto di mohair color mostarda ha richiesto mille ore di dedizione, metà del tempo l’abito di tulle e crepe di seta con pizzo Chantilly. Esempi di un cosmo creato con la stessa passione riservata alle opere d’arte.
Ispirazione al femminile. È Maria Grazia Chiuri, Creative Director delle linee donna haute couture, ready-to-wear e accessori di Christian Dior, a ricevere l’edizione 2024 del Neiman Marcus Award per la moda. “La prima direttrice artistica di Dior riceverà questo premio per il suo approccio visionario, creativo e trasformativo, che ha avuto un impatto significativo sul mercato del lusso”, spiega Neiman Marcus in un comunicato. L’award dei grandi magazzini di lusso del Texas – lo scorso anno assegnato ad un altro italiano, Brunello Cucinelli – è uno dei premi più prestigiosi nel campo della moda. Maria Grazia Chiuri lo riceverà il 3 marzo, durante una cerimonia ufficiale presso il Ritz Hotel, che si svolgerà nel corso della Paris Fashion Week a fine febbraio. Tra i precedenti vincitori non mancano grandissimi nomi: Coco Chanel, Yves Saint Laurent, Miuccia Prada, Valentino Garavani, Elsa Schiaparelli e monsieur Dior nel 1947. – “Questo premio mi incoraggia a continuare a dare il massimo, a fare il meglio che posso per le donne aiutandole a trovare la motivazione di cui hanno bisogno per non arrendersi mai e superare tutti gli ostacoli. È a loro, a tutte le donne che mi hanno resa una donna migliore, che dedico questo premio. Lo dedico anche a Michela Murgia: autrice, attivista, amica e fonte inesauribile di ispirazione”- ha detto la stilista romana.
Jay Z ci mette la firma. Il brand guidato da Remo Ruffini ha presentato la nuova collezione Moncler jenius disegnata da Jay Z attraverso Roc Nation, l’agenzia creativa fondata dall’artista di Brooklyn. La collaborazione è iniziata nel febbraio 2023 in occasione dell’evento “The art of genius” allestito durante la London Fashion Week, dove con l’installazione The art of all, il rapper ha immaginato un viaggio epico con i riflettori puntati su una community creativa di migliaia di persone. “The art of all è il viaggio, è il quotidiano, è svegliarsi e usare la propria. voce. Genius is everywhere”, ha detto il musicista.
Le forme della collezione di Moncler sono rivisitate nello stile che rimanda alla città di New York. I dettagli sono ricercati, dal nuovo logo ricamato a mano e ispirato alla montagna, alla grafica della scritta It’s not rocket science impreziosita da cristalli applicati sul retro di una giacca. Le oversize T-shirt in lana cardata e un maglione con trame sottili richiamano il lusso disinvolto. Le felpe, con e senza cappuccio, si indossano sui pantaloncini da baseball, sui pantaloni sportivi e sui modelli ispirati al workwear caratteristici di Moncler.

Roba da alieni. Alla sfilata Schiaparelli Haute Couture Spring/Summer 24, che si è tenuta al Petit Palais di Parigi, gli occhi erano puntati su un baby robot. La modella Maggie Maurer, una habituée delle passerelle dalla maison, ha calcato la passerella in una mise bianca, con canotta e pantaloni dal richiamo futuristico. Il particolare non passato inosservato, però, è stato il bambino che portava in braccio. Un bebè fatto di pannelli elettronici, interruttori colmi di perle, cavi, fili e cristalli Swarovski. Un anno fa, nel backstage della stessa circostanza, una foto ritraeva la Maurer intenta ad allattare sua figlia, Nora-Jane, immagine che fece rapidamente il giro della rete suscitando ammirazione e disappunto. Per alcuni critici di moda, il baby robot della catwalk 2024 è un netto richiamo ad una rappresentazione simbolica e metaforica della (neonata) Intelligenza Artificiale. Come se, attraverso la modella che coccola il bambino reggendolo nel suo abbraccio, ci volesse suggerire che l’IA va accarezzata, va fatta crescere con attenzione. Schiaparalien – il nome della collezione – nelle parole del direttore creativo Daniel Roseberry, invece, è ispirata a Giovanni Schiaparelli – astronomo e zio della creatrice del brand, Elsa – esploratore dei cieli che coniò il termine “marziano” ma anche un inno alla passione della stessa designer per l’astrologia. Più in generale, però, con quel tema la premura è di riportare sulla passerella gli “unlikely marriages” della Schiaparelli, mettendo insieme le vecchie tecniche del ricamo con gli artefatti tecnologici. Queste le ragioni per cui in passerella si sono visti “extraterrestri”, pannelli ricamati, cut-out audaci e contrapposizioni di tessuti, metalli, gemme e perle. Il tutto in salsa aliena!
“Dal cuore alle Mani: Dolce&Gabbana”. L’annuncio della mostra -la prima in assoluto- della coppia italiana della moda arriva con pochi dettagli, la dose giusta per incuriosire ulteriormente appassionati fashionisti e non. Ad accogliere i capolavori di una vita realizzati da Domenico. Dolce e Stefano Gabbana sarà lo storico Palazzo Reale a Milano. L’exhibition partirà il 7 aprile 2024 e sarà visitabile fino al 31 luglio di quest’anno. Dopodiché – è ciò che sappiamo- l’intera mostra partirà per un tour internazionale nelle principali città del mondo. L’evento – curato da Florence Müller – vedrà al centro alcune delle tematiche che hanno maggiormente influenzato le collezioni del brand italiano: l’Italia e le sue tradizioni, l’innovazione, la musica e l’architettura, insieme alla dolce vita, alcuni dei temi chiave alla base delle creazioni firmate Dolce&Gabbana.
Battaglia. Sono arrivate fino a Bruxelles, davanti al Parlamento Europeo, le lavoratrici dell’azienda La Perla di Bologna, storico marchio di intimo di lusso. Le donne non prendono lo stipendio “da ottobre”, hanno ricordato le dirette interessate. Quaranta persone invece di oltre 300 dipendenti accompagnate da una delegazione dei sindacati Filctem-Cgil e Uiltec, per discutere della vertenza “e delle implicazioni internazionali” puntando il dito contro la proprietà
del gruppo, nelle mani del finanziere tedesco Lars Windhorst che controlla il Fondo olandese Tennor, con sede a Londra. I sindacati hanno incontrato una decina di europarlamentari italiani: “Chiediamo che le istituzioni abbiamo maggiore autorevolezza sulla finanza speculativa, su questi fondi che arrivano in Italia e rilevano le aziende quando vanno bene. Poi, non le finanziano più. Servono pressioni politiche, per questo trovo incomprensibile che al nostro incontro si siano presentati solo europarlamentari del Pd e del M5s e non ci fossero, invece, rappresentanti dei partiti di governo” – ha scandito Stefania Pisani della Filctem-Cgil di Bologna.
Fine di un’epoca. La casa di moda bergamasca Trussardi SpA è in trattative per la cessione al gruppo piemontese Miroglio, che controlla già 9 marchi di abbigliamento tra cui Elena Mirò e Motivi. Trussardi versa in difficoltà da anni. Nel 2023 aveva accumulato 51,5 milioni di euro di debiti. Quindi una procedura di composizione negoziata della crisi di impresa – una misura che consente ad un’azienda che rischia la crisi o l’insolvenza di essere affiancata da un esperto nominato dalla Camera di Commercio nelle trattative con i creditori. La fase era prevista per sei mesi ma è stata prorogata per altri sei. Da pochi giorni, intanto, si è concluso il periodo degli ammortizzatori sociali per i circa 200 dipendenti con conseguente richiesta di confronto da parte dei sindacati. Dal 2019 Trussardi non appartiene più per intero alla famiglia fondatrice, Trussardi appunto: è controllata per circa il 60% da QuattroR, un fondo italiano specializzato in ristrutturazioni aziendali. Dante Trussardi fu il capostipite che nel 1911 diede inizio all’impresa partendo da un laboratorio di guanti. Trasformata in piccola produzione di pelletteria e quindi in un marchio di abbigliamento e di lifestyle: profumi, borse (iconico il secchiello), vestiti (nel 1983), i famosissimi jeans, persino biciclette e telefoni. Fu lui a scegliere il levriero come simbolo dell’azienda per indicare un’eleganza sofisticata, accessibile a tutti.