
Come già ai Golden Globes, trionfatori della serata dedicata ai premi televisivi sono l’ultima stagione di Succession, The Bear e la sudcoreana Beef.
La devastante saga del patriarca Logan Roy ha vinto sei statuette e il premio per la “miglior serie drammatica”. The Bear vince altre sei statuette inclusa quella per la “miglior serie comica”. Beef ne riporta a casa cinque inclusa quella per la “miglior mini serie”.
Il resto sono spiccioli. Quinta Brunson ha vinto come miglior attrice per una serie comica, Abbott Elementary, diventando così la prima afroamericana a vincere questo premio dal 1981 (allora andò a Isabel Sanford nei Jefferson).
Gli Emmys, come i Golden Globes, hanno ricoperto di premi tre degli attori di Succession: Kieran Culkin (miglior attore per una serie drammatica; ha di nuovo battuto le sue co-star Brian Cox e Jeremy Strong); Sarah Snook (miglior attrice per una serie drammatica); Matthew Macfadyen (attore non protagonista per una serie drammatica), ma anche la “miglior regia” . Jesse Armstrong, creatore dello show per Hbo, ha vinto il suo quarto Emmy per la migliore sceneggiatura drammatica, uno per ogni anno di produzione.
The Bear, la serie targata Hulu e ambientata in una paninoteca di Chicago rilevata da un importante chef dopo la morte del fratello, ha sbaragliato per la categoria serie comica: Jeremy Allen White ha vinto come miglior attore; Ayo Edebiri (miglior attrice); Ebon Moss-Bachrach (attore non protagonista); scrittura e regia per il creatore Christopher Storer.
Anche Beef, la miniserie coreana prodotta da A24 e visibile su Netflix con protagonisti un uomo e una donna e la loro lunga faida dopo un incidente stradale, non ha lasciato troppi spazi agli avversari: Steven Yeun ha vinto come miglior attore; Ali Wong (attrice), mentre Lee Sung Jin ha ottenuto premi sia per la scrittura che per la regia di singoli episodi.
