Cristiano Leone è il nuovo Presidente della Fondazione “Antico Spedale Santa Maria della Scala” di Siena, nominato dalla sindaca Nicoletta Fabio. Il trentanovenne manager culturale, nato a Napoli, scelto tra circa 40 curricula arrivati a Palazzo Pubblico, ha alle sue spalle un’importante carriera internazionale: titolare di un dottorato europeo in Filologia Romanza, conseguito con il massimo dei voti proprio all’Università di Siena, Leone si è poi specializzato nel management culturale alla Solvay Brussels School of Economics and Management.
Ha ricoperto importanti ruoli istituzionali sia nel settore pubblico che privato, collaborando con alcune tra le più illustri istituzioni europee, tra cui Sorbonne Universités, Villa Médicis – Académie de France à Rome, Museo Nazionale Romano, Hermès Italia e Hermès International. Tra i suoi ultimi lavori la direzione artistica e linguistica per la prefigurazione della Cité internationale de la langue française, progetto culturale del presidente Emmanuel Macron, che ha aperto le sue porte lo scorso novembre.
“Il Santa Maria della Scala è stato uno dei più imponenti e antichi ospedali europei. È ora, a seguito di una colossale opera di recupero, uno dei massimi complessi museali e culturali non solo di Siena, ma d’Italia e d’Europa” commenta Leone. “Ritorno così nella mia Siena adorata, dopo i magnifici anni trascorsi in occasione del mio dottorato europeo in Filologia Romanza, essendo pienamente consapevole della grande responsabilità del mio ruolo e dell’onore di presiedere un Consiglio di amministrazione composto da personalità di rilievo – Niccolò Fiorini, Viviana Castelli, Francesco Piroli e Massimiliana Quartesan – e di accompagnare il lavoro della Direttrice Chiara Valdambrini e della sua squadra. Iniziamo a lavorare da subito, consci che il Santa Maria della Scala non è il prodotto della storia di singoli individui ma di una collettività. Da Presidente, ambisco ad apportare la mia doppia competenza, manageriale e artistica”.
Cristiano Leone sarà a New York il 23 gennaio per presentare alla libreria Rizzoli il suo Atlas of Performing Culture, viaggio illustrato fra siti culturali, spettacoli ed esperienze nel mondo.
