Che la permanente avesse fatto un ritorno si era capito già ad inizio 2023, quando l’attrice Katie Holmes e la trendsetter Bella Hadid avevano sfoggiato una chioma nuova, gonfia di ricci la prima e allungati a mo’ di boccolo la seconda. Poi, nel corso dell’anno si è scoperto che non solo lo stile degli anni Ottanta del cast di Dynasty e dei musicisti dei Guns And Roses ha fatto ritorno, ma ha trovato un nuovo pubblico: la nuova perm wave è amata dalla GenZ e dagli uomini; un terzo circa dei clienti che fanno permanenti dai 150 ai 300 dollari, infatti, sono maschi giovanissimi. La ragione è attribuibile in gran parte alla crescente popolarità tra le star del K-Pop e agli influencer su TikTok, dove i video con l’hashtag #perm hanno oltre 2 miliardi di visualizzazioni.
Un fenomeno da cifre pazzesche di seguaci e di introiti. Come riporta il Wall Street Journal, nel 2020 Dillon Latham, allora quindicenne, interpellò i suoi followers su TikTok riguardo il perm style. Se avesse raggiunto 500mila like avrebbe fatto la permanente. I click arrivarono a due milioni. Un paio di settimane dopo, su un nuovo account da cui tuttora dispensa consigli di bellezza per boys e vende la sua linea di prodotti per capelli, Dillon postò la foto in cui appariva con bigodini rosa imbevuti di ammonio tioglicolato, la soluzione chimica alla base della permanente. Il padre di Dillan ha lasciato il lavoro di elettricista per aiutarlo, la sua società conta 12 impiegati e le cifre parlano di oltre un milione e 200 mila dollari annui di guadagni.
La versione della permanente della Gen-Z differisce notevolmente dalla precedente, però. Innanzitutto si evita il termine “permanente” a favore di “new wave”, per prendere le distanze da un’acconciatura vista come superata, e oggi si parla di permanente di due generi: cold e digital. Con la permanente fredda, o tradizionale, ai capelli viene applicata una soluzione chimica che reagisce con la cheratina e il calore indiretto fissa lo stile. Per il metodo digitale, alla soluzione chimica si associa la tecnologia del calore digitalizzato che fissa i capelli in ricci semipermanenti. In questo modo, invece di ottenere lo stile di Cher in Moonstruck, il volume viene lasciato naturale.
Il trend parla un linguaggio più attuale dunque, tra stile a “broccoli” e capelli a “nido di uccello”. Il primo emula il look di Kit Harington, Jon Snow in Game of Thrones, l’altro il gusto del sexy Timothee Chalamet. Va forte, o meglio persiste, anche lo stile giocatore di calcio, il “football hair”, quello che ha lo scopo di imitare la presenza di uno spray salino fisso nei capelli.
Va detto che è anche il fenomeno K-pop ad influenzare fortemente i ragazzi. Gli stili della “hallyu”, o “onda coreana”, un fenomeno caratterizzato dalla proliferazione della cultura sudcoreana in tutto il mondo, sono variazioni dello stesso taglio, la parte superiore lunga e ondulata, i lati tagliati corti. Conseguentemente si parla di stili come l’”undercut”, il “wolfcut” e il “mullet” resi popolari dalle band sud coreane BTS e Exo Look simili a quelli dei musicisti come V dei BTS (Kim Tae-Hyung) e attori come Gong Yoo, star di “Train to Busan” e “Squid Game” di Netflix.
Le permanenti coreane si traducono in onde morbide e dall’aspetto naturale che forniscono maggiore volume ai capelli ma a differenza della permanente americana rigida e bouffant degli anni ‘80, può passare inosservata. L’aspetto è naturale e dona ai capelli un delicato ciuffo. Gli stili popolari sono due,S-curl e C-curl. Entrambi assomigliano alla forma della lettera da cui prendono il nome. Il ricciolo a S fornisce un’onda da spiaggia, mentre il ricciolo a C dà un aspetto arricciato sotto e viene tipicamente eseguito su tagli di capelli lunghi.
Lo stile dei bigodini del decennio della modernizzazione, gli anni ‘80, continua ad ispirare, con la differenza che l’età è scesa e il risultato è meno fritto e croccante.