Quando vedremo le nuove stagioni delle nostre serie preferite? Dopo gli sceneggiatori aderenti alla WAG, anche gli attori di Hollywood aderenti al sindacato SAG-AFTRA hanno annunciato un accordo con la federazione dei produttori (AMPTP), che rappresenta i grandi studios. Ma se le cineprese tornano in funzione, ci vorrà un po’ perché la produzione riprenda a pieno ritmo.
Il blocco era cominciato in maggio con lo sciopero degli sceneggiatori (concluso con un accordo a ottobre) e quello degli attori era seguito in luglio; entrambi chiedevano denaro e garanzie rispetto ai rischi rappresentati dalle potenzialità dell’intelligenza artificiale.
Far ripartire tutto non è semplice perché sia le serie tv che i lungometraggi richiedono sceneggiature, scene e costumi; ripresa questa attività di preparazione, ci sarà una corsa ad accaparrarsi le location e le maestranze, probabilmente in difetto rispetto alla domanda.
I ritardi sono più evidenti per le produzioni di ABC, NBC, Fox e CBS – non solo serie ma reality, e giochi . Alcune serie avranno meno episodi e la conclusione di stagione potrebbe arrivare in giugno invece che a metà maggio (la terza stagione di Abbott Elementary, Grey’s Anatomy stagione 20, NCIS, Chicago Fire, la settima stagione di Young Sheldon, la 21esima di American Dad e la 22esima di Family Guy; la 23esima di Law & Order e la 25esima della longevissima Law & Order Special Victims Unit).
L’effetto dello sciopero finora si è visto meno sulle piattaforme streaming, che tendono a pubblicare ogni stagione in blocco, non episodio per episodio; ma cominciano a farsi notare i buchi nella programmazione, e saranno ancora più evidenti a inizio 2024, soprattutto per le produzioni più complesse e costose come la quinta e ultima stagione di Stranger Things su Netflix, con i suoi effetti speciali fantascientifici: potrebbe non arrivare fino al 2025 (e intanto i giovani attori crescono). Riprende anche la produzione su Amazon della sesta stagione di The Handmaid’s Tale, e sempre su Netflix la quarta di Emily in Paris, e dell’attesissima seconda stagione di Wednesday–Mercoledì di Tim Burton.
Stessi problemi anche per i film. Disney ha rinviato i prossimi tre episodi del blockbuster di James Cameron, Avatar: Avatar 3 uscirà il 19 dicembre 2025, Avatar 4 il 21 dicembre 2029, Avatar 5 il 19 dicembre 2031. L’universo Marvel ha subito anch’esso i suoi sconvolgimenti: Captain America:Brave New World uscirà il 26 luglio prossimo, Thunderbolts il 20 dicembre, Blade il 14 febbraio 2025.
La Sony ha rimandato Kraven the Hunter al 30 agosto prossimo e per ora è sospesa l’uscita di Spider Man, Beyond the Spider-verse. Il sequel di Ghostbusters: Afterlife è stato spostato al 29 marzo 2024.
Riprendono altre produzioni come Gladiator 2, Mission: Impossible e A Quiet Place: Day One per Paramount, ma anche The Lords of the Rings: The War of the Rohirrim per Warner Bros.
Gli attori possono anche ricominciare a fare attività promozionale. Ma non tutto è finito: SAG-AFTRA e WAG hanno contratti triennali, poi inizierà un altro round di negoziati. Soprattutto, non sono gli unici due sindacati in ballo: l’International Alliance of Theatrical Stage Employees rappresenta molte delle maestranze che lavorano dietro le quinte, e il loro contratto scade nel 2024.