La matita di Josephine Yole Signorelli, alias Fumettibrutti, da vita e colore alle parole di uno dei più importanti scrittori italiani, Francesco Piccolo, vincitore del Premio Strega 2014 con Il desiderio di essere come tutti.
Fumettibrutti, nota al grande pubblico con la trilogia della transizione sessuale, da Romanzo esplicito a P. La mia adolescenza trans, reinterpreta in forma di Graphic Novel, la Separazione del maschio, un successo editoriale di Piccolo del 2008. Al centro della versione a fumetti, nelle librerie con Feltrinelli Comics, questioni complesse legate all’amore, alla moralità e alla fedeltà, temi questi che prudono, scalpitano e solleticano la nostra inquietudine.
Il protagonista è un maschio che sotto la maschera di un partner affettuoso e padre di famiglia impeccabile, coltiva segretamente una complessa rete di relazioni extraconiugali con donne diverse. Josephine Yole Signorelli conferma ancora una volta una cifra riconoscibile nel catturare l’espressione umana e tradurla su carta. I disegni sono realizzati con tratti chiari e decisi che mettono in risalto i singoli personaggi senza aggiungere ulteriori elementi di scena.

Le tavole con i colori carichi dell’arancione e del verde, sottolineano i desideri nascosti e segreti che guidano la mente di un fedifrago incallito, incapace di provare sensi di colpa, e che definisce i suoi tradimenti “piccoli delitti”. Ogni giorno torna a casa tremando al pensiero di essere scoperto, ma questo non gli impedisce di continuare a vivere nella menzogna. Storie di sesso che diventano un bisogno narcisistico destinato a sfuggire al controllo, spingendo il protagonista nell’isolamento da se stesso, dai propri sentimenti autentici.
Nel corso dell’ultimo secolo, gli scrittori hanno versato una quantità spropositata di inchiostro sul tema degli uomini e dei loro cuori infedeli. Come tema letterario, è ormai abusato quanto un cane che abbaia in lontananza mentre una porta si apre sul pianto di un bambino, ma talvolta spunta miracolosamente un’opera innovativa.
La bravura dei due autori sta proprio nell’aver impresso attraverso un graphic novel, una sferzata all’annoso tema del poliamorismo. I disegni delle scene intime, anche quelle più esplicite ma mai volgari, ci mettono dinanzi a qualcosa di proibito. Ed è qui che nasce quella sensazione di disorientamento ed è forse proprio qui che si genera la poetica di Fumettibrutti.
L’artista reinterpreta il libro di Piccolo e mette al centro il nodo strutturale dell’infedeltà. Il tradimento è inganno, no, è libertà. È dannoso? No è terapeutico. Il traditore è colui che spezza un patto di obbedienza formale a un ideale astratto, che lo obbliga a vivere una condizione di scissione.
Ed e’ qui che si compie la separazione del maschio di cui al titolo. Una frattura dell’io che non coinvolge solo il protagonista ma si allarga a tutti i personaggi della storia. Nel graphic novel non pretende di approfondire il concetto del tradimento, di per se molto problematico, ma sollevare interrogativi affascinanti sulle relazioni dove la fedeltà precostituita si chiude come in una prigione quando pretende la chiusura al cambiamento, quando viene meno ogni meraviglia in presenza dell’altro.