Quella che sta per finire potrebbe passare alle cronache come l’estate dei vandali, tanti sono gli episodi che hanno deturpato i monumenti del Belpaese.
Dopo il graffito sul Colosseo, l’immersione nella fontana di Trevi in stile La dolce vita e la vernice spruzzata sulla facciata della Galleria Vittorio Emanuele a Milano, adesso tocca a Firenze.
Uno dei luoghi sacri dell’arte e simbolo della storia e della cultura italiana è stato deturpato da alcuni ignoti che nella notte del 23 agosto hanno imbrattato con dei graffiti il famoso Corridoio Vasariano, fiore all’occhiello dell’architettura del cinquecento italiano, che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti.
Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, fortemente indignato ha dichiarato: “Condanno senza mezzi termini l’atto vandalico compiuto ieri notte al corridoio vasariano dove ben sette pilastri sono stati imbrattati ai danni delle gallerie degli Uffizi e di tutta la collettività. Va applicata la legge esistente con polso fermo e se questo non dovesse bastare va introdotta una legge più severa”.
Anche il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano sottolinea la gravità del gesto come un atto che “colpisce uno dei luoghi simbolo del patrimonio nazionale. E aggiunge: “Occorre che capiscano che anche un piccolo graffio sarà d’ora in poi perseguito”.
Intanto la polizia municipale e i carabinieri hanno avviato le indagini, visionando tutti i filmati registrati dalle telecamere per ricostruire i fatti, e stanno procedendo al rilevamento dei danni. Dopo gli accertamenti, la direzione degli Uffizi interverrà per rimuovere i segni prodotti dai vandali.