Ha accettato di girarla perché è la storia di due donne che lottano per la verità, l’eguaglianza, la giustizia. Lo strangolatore di Boston che dà il titolo al film è l’oggetto delle ricerche, il soggetto, le protagoniste, sono due reporters del Boston Record American, Loretta McLaughlin e Jean Cole, che hanno avuto l’intuito di mettere insieme i casi, trovare i nessi e trarre le conclusioni. Per questo Keira Knightley ha accettato di trasferirsi nell’area di Boston con marito musicista e due figli piccoli per girare il film di Matt Ruskin Boston Strangler visibile su Hulu.
“ Avevo sentito parlare dello strangolatore di Boston – ci racconta – ma non ne sapevo veramente niente. Ho scoperto la storia grazie alla sceneggiatura di Matt (Ruskin) e ho pensato che era interessante raccontare la ricerca di un assassino seriale dal punto di vista di due giornaliste. Nessuno ne veniva a capo, loro hanno trovato la chiave e però sono state praticamente cancellate dalla narrazione delle vicende.”

Siamo negli anni ‘60, il termine serial killer non esisteva, la criminologia era nelle sue fasi iniziali e certo consultare gli psichiatri per creare il profilo psicologico di un assassino era assolutamente fuori della norma. Loretta e Jean procedono seguendo il loro intuito, scrivono la storia di 13 donne brutalmente assassinate, chiamano l’assassino lo strangolatore di Boston, ma nonostante la loro dedizione e tenacia gli viene chiesto di tornare a occuparsi di recensioni di tostapane e simili.
“Per me il film è una serenata d’amore verso le giornaliste investigative, evidenzia quanto sia importante che ci siano delle donne in posizione di potere nei giornali, perché sono state proprio queste due giornaliste a dire: questa è una storia importante, queste sono informazioni che devono essere fornite ai lettori perché le donne siano più sicure a Boston. Questa era una storia cui la dirigenza maschile del giornale non stava dando troppa importanza. E io sono contenta di aver interpretato questo ruolo per mostrare quanto è importante avere più brave giornaliste possibili per la sicurezza delle nostre comunità.”
L’idea è venuta al regista Matt Ruskin, cresciuto a Boston, quando per caso ha scoperto che a seguire la pista degli omicidi erano state due giornaliste. Che andavano raccontate.
“Loretta è una ispirazione per tutte noi, la sua tenacia è una ispirazione. Le donne che hanno visto il film mi hanno detto che per loro è stata una esperienza catartica perché nonostante tutte le difficoltà che questa donna ha incontrato, in un mondo ancora completamente dominato dagli uomini, è riuscita nel suo intento e questo è ammirevole. In più aveva tre figli e un marito: tutte noi ci rapportiamo con la difficoltà di svolgere allo stesso tempo il ruolo di professioniste e di mamme. Sul set sono stata fortunata con Carrie (coon che interpreta Jean Cole) perché siamo tutte e due madri di due bambini piccoli e quando arrivavamo sul set la mattina sfatte per il sonno mancato potevamo guardarci negli occhi e capirci al volo!”
BOSTON STRANGLER
Scritto e diretto da Matt Ruskin. Con Keira Knightley, Carrie Coon, Chris Cooper, Ryan Winkles, David Dastmalchian, Morgan Spector, Alessandro Nivola. Su Hulu. 112 minuti.