Torna la grande Fiera dell’antiquariato, modernariato e collezionismo di Parma: il Mercanteinfiera Primavera 2023 si svolgerà dal 4 al 12 marzo, ma aprirà già i battenti il 2 e 3 marzo per gli operatori del settore. L’appuntamento primaverile arriva dopo il grande successo dell’edizione autunnale, che ha registrato cinquantamila presenze, circa mille espositori e centinaia di oggetti venduti all’estero. Per i turisti è un piacere degli occhi, migliaia di pezzi antichi, di design, gioielli, vestiti vintage, unito al piacere del palato: Parma, nel cuore dell’Emilia e dell’Italia, è la capitale della Food Valley, città della cucina oltreché della musica e dell’arte.

Alla Fiera parteciperanno buyers stranieri e italiani: si attendono 5000 persone fra interior designer, architetti e operatori di settore. Sono attratti dalla peculiarità del Mercanteinfiera, dove si trova un Cristo Benedicente del XVI sec di Bernardino Luini accanto a pantofole papali o una farmacia da viaggio dei primi del ‘900. Trionfa il modernariato, oggetti spesso abbandonati nelle cantine delle grandi famiglie, spolverati ed esposti per la meraviglia degli occhi, dalle radio di lucite ai gioielli di bachelite. E ancora: i mobili di designers degli anni 60-70 come Gio Ponti, Gaetano Pesce, Franco Albini, Iosa Ghini, Joe Colombo e Vico Magistretti
Questa 27esima edizione segna il ritorno della auto d’epoca con lo storico appuntamento torinese e ospita due mostre collaterali: Fortissimi. La vita come un ring (pad.4) realizzata in collaborazione con Massimo Cutò, e Onda su onda: alle radici della navigazione (pad.4) curata da Emanuele Seghetti e realizzata con il Museo Barca Lariana.

La prima racconta di uomini forti, anzi “fortissimi”, come dice il titolo della mostra, che seppero riscattare la condizione di immigrati italiani poveri, diventando negli USA glorie di muscoli e coraggio. Da Bruno Sammartino, l’abruzzese che fece impazzire per 188 serate gli spettatori del Madison Square Garden a New York, al meticcio Leone Jacovacci, che nel 1928 a Roma conquistò il titolo europeo, che il regime fascista poi gli tolse, al pugile friulano Primo Carnera la cui stazza, 120 chili per 197 centimetri, gli permise di arrivare fino ad Hollywood e, infine, Nino Benvenuti eletto nel 1960 miglior pugile dei Giochi di Roma davanti a Muhammad Alì. In esposizione i “ferri del mestiere”, come guantoni, punchball, sacchi di sabbia, maschere e cimeli vari.

Onda su onda invece, mostra barche storiche legate a storie d’amore, intrepidi piloti e misteri carbonari. Sarà esposta la barca di Silvio Pellico, che vi discuteva di Italia e di rivoluzione, fu sentito da una guardia asburgica e mandato in carcere; il ferro di prua e il timone decorato della Gondola utilizzata dalla principessa Carlotta e dal marito, duca Giorgio II di Sassonia Meiningen. E ancora: il potentissimo entrobordo Chrysler Riva, lo storico fuoribordo Soriano e Vigentini Ciuicì, avveniristico motore elettrico degli anni 60, e antichi parabordi, giubbotti salvagenti, estintori, mezzi marinai e remi delle gloriose società canottieri medaglie d’oro e d’argento a Londra 1948 e Melbourne 1956.