Durante i suoi scavi archeologici a Roma, nel sottosuolo del colle Aventino, la professoressa Laetitia La Follette ha scoperto un’antica casa con decorazioni murali, che l’ha condotta ad una principessa romana e ad un complesso termale imperiale di Traiano Decio perduto da tempo. Una vera caccia al tesoro con risultati sorprendenti, mentre irrisolto è il caso del furto ottocentesco di una serie di squisiti ritratti in marmo di una nobile famiglia romana che furono portati via da Roma prima a Parigi e infine a Copenaghen. Ha raccontato tutto questo ad un folto pubblico la professoressa di Arte Antica e Archeologia, Storia dell’Arte e Cybertecnologia all’Università del Massachusetts, ad Amherst, Laetitia La Follette.

Educata alla Harvard-Radcliffe (B.A., Lettere classiche) e alla Princeton University (MA, PhD, Arte e archeologia), la professoressa La Follette è specializzata nella cultura dell’antico Mediterraneo.
Inizialmente attratta in quest’area del mondo dal suo amore per le lingue (francese, tedesco, greco moderno, italiano), ha scoperto che i monumenti le parlavano con più forza dei testi. Dal suo arrivo all’Università ha sviluppato altre due passioni, l’insegnamento della storia dell’arte e la tutela dei beni culturali. In qualità di direttrice di “Una storia dell’arte per il 21° secolo”, ha prodotto e curato un testo elettronico collaborativo, cui ha contribuito anche come autrice. I moduli multimediali online (DATAS: Digital Assignments for the Teaching of Arthistorical Skills) aiutano gli studenti sia di abilità avanzate che nell’apprendimento dei concetti di base.
Per l’Archaeological Institute of America (AIA), la più grande organizzazione archeologica del Nord America, Laetitia La Follette è stata Presidente (2020-2023) e prima Vicepresidente. Attualmente sta lavorando ad un libro per la Oxford University Press sui ritratti di una nobile famiglia romana, i Licinii Crassi, scoperta a Roma nel 1884-1885. I sedici ritratti in marmo sono stati contrabbandati fuori dall’Italia, a Parigi, poi venduti a un collezionista danese, quindi sono ora nella Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen.
