Venerdì prossimo 30 Ottobre, in occasione della rassegna “With Jazz We Insist”, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura a New York, Chiara Izzi e la sua band composta da Nicola Corso (contrabbasso) e Glenn Zaleski (piano), si esibiranno nel concerto Songs of Land and Sea, in diretta sul canale youtube dell’Istituto.
Come avevo anticipato in un articolo pubblicato di recente, avrei contattato Chiara per conoscerla “da vicino”.
Classe 1985, molisana, di Cambobasso, studia canto e musica nella prestigiosa scuola Thelonious Monk. Già adolescente si appassiona alla musica classica, approfondendone lo studio attraverso il piano, suo primo vero amore. Ma abbandonerà questo genere per proseguire gli studi del canto e del jazz, che la porteranno immediatamente e, solo dopo un anno di studi, ad esibirsi dal vivo sia in Italia che all’estero.
Con il jazz scopre il ruolo di cantante solista insieme alla magia dell’interplay, ovvero quella capacità di interscambio tra voce e strumenti della band in grado di comunicare il “sentire” di ognuno – insieme allo stile personale del musicista – semplicemente suonando il proprio strumento, rincorrendo un tema principale intorno al quale si sviluppano i vari pezzi. Questa “relazione di intenti”, l’interplay appunto, la impressiona talmente tanto da non abbandonare più il jazz e di comprendere l’energia artistica che la libertà musicale, originata in quello scambio, concede insieme alla magia che si sprigiona e avvolge ogni performance.
Nel 2011 Chiara vince un prestigioso premio – il Montreux Jazz Festival Vocal Competition – e arriva prima, premiata direttamente dal leggendario Quincy Jones (peraltro presidente di giuria del concorso di quella edizione). Il premio le permette di registrare il suo primo CD di debutto, Motifs, ma anche di prendere la decisione di trasferirsi a New York, spronata proprio da Quincy Jones.
Infine, l’anno successivo, torna al Montreux Jazz Festival, ma questa volta come performer, e viene invitata ad aprire il concerto del grande chitarrista di flamenco, Paco de Lucìa.
Across The Sea è il suo ultimo CD (2019, etichette discografiche Jando Music/Via Veneto Jazz), realizzato con un pianista molto conosciuto nell’ambiente jazz, l’americano Kevin Hays. Disco che le offrirà l’occasione di collaborare con musicisti di calibro internazionale (Chris Potter, Grégoire Maret, Omer Avital, Nir Felder, Rogerio Boccato).
A questa esperienza di grande importanza formativa, si aggiunge il premio vinto nel 2020 all’Independent Music Awards, nella categoria Jazz with Vocals, con il brano originale Circles Of The Mind (con una giuria presieduta da nomi di calibro elevatissimo, tra i quali, Tom Waits & Kathleen Brennan, Robert Smith, Ziggy Marley, KT Tunstall, Dee Snider, Drowning Pool, Roberta Flack…).
Nel 2014 si trasferisce a New York: giovanissima e già cantante, pianista e songwriter.

Chiara è schietta e semplice. Ama la sua musica e New York. Come tutti i protagonisti del mondo dell’arte e dello spettacolo non può che subire e accusare questo periodo di difficoltà imposto dal Covid. E’ felice di esibirsi in streaming: “Non ci sono molte alternative a riguardo. Fortunatamente, l’Istituto Italiano di Cultura sta organizzando eventi e incontri via web diretti a valorizzare, come a non far dimenticare, l’arte, la musica e la cultura italiana. A tenerla viva e permettere di esibirci ancora e ancora, nonostante le restrizioni e la demotivazione che dilagano in questo momento storico”, afferma con convinzione e anche serenità.
Non mi resta che augurarle una performance intensa e piena di energia, che arrivi oltreoceano e che regali tanta soddisfazione a noi e a tutto il pubblico on line di venerdì sera alle ore 20.00 (3.00 PM).
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