Con l’assestamento di bilancio, ormai prossimo all’esame del Parlamento, il Governo ha mantenuto la parola data a noi eletti all’estero circa il ripristino dei fondi tagliati, al capitolo 3153 del MAECI, in sede di stabilità varata l’anno scorso, a causa di una rimodulazione imposta dal Ministero dell’Economia. Infatti, sono stati assegnati 2,6 milioni di alla Direzione Generale per gli italiani all’estero, al fine di essere utilizzati per reintegrare la dotazione destinata ai corsi di lingua e cultura italiana all’estero. Si tratta di un gesto di attenzione alle nostre richieste espresse sia in sede parlamentare che in sede politica e ringrazio il Governo per aver mantenuto l’impegno assunto in risposta sia all’interrogazione del Collega Tacconi, in Commissione esteri, il 4 febbraio 2016, che in risposta alle mie sollecitazioni manifestate, il 24 febbraio 2016, in sede di “question time” al Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, nell’Aula di Montecitorio.
Al Ministro Gentiloni avevo chiesto, sottolineando l’importanza della promozione linguistica sia per il Sistema Paese che per le Comunità italiane all’estero, di confermare quanto annunciato dal Sottosegretario Amendola circa il ripristino dei fondi e di garantire almeno la dotazione del 2015. Oggi, posso dire che Gentiloni ed Amendola hanno mantenuto la parola confermando che l’attenzione verso la lingua italiana nel mondo di cui hanno parlato nelle varie occasioni di incontro istituzionali non era dettata dall’opportunità ma da una vera e sentita convinzione politica e culturale.
Ora, dopo aver rassicurato le famiglie italiane all’estero circa la continuità dei corsi di lingua, già programmati, per i loro figli, dobbiamo chiedere un ulteriore sforzo al Governo affinché, partendo dal ripristino di questi fondi, nell’assestamento di bilancio, si arrivi ad ipotizzare un potenziamento della dotazione finanziaria per la promozione linguistica italiana all’estero già nel varo della prossima legge di stabilità. Infatti, ritengo che vada elaborata una strategia di valorizzazione sistematica della lingua Italiana nel mondo a partire dagli operatori, individuando risorse certe che diano la possibilità di una programmazione a lungo termine.
Per fare questo, credo che noi eletti all’estero dobbiamo agire in sinergia, come abbiamo fatto per il ripristino dei fondi tagliati, e mostrare che l’impegno per la promozione della lingua italiana nel mondo è interesse della Comunità italiana all’estero ma è anche, e ancor di più, interesse del nostro Paese, perché la conoscenza linguistica costituisce la base per la conoscenza vera del nostro patrimonio culturale e, quindi, per quella diplomazia culturale che è premessa indispensabile per una adeguata diplomazia commerciale e permette l’aumento del prestigio internazionale del nostro Paese.
Fucsia Nissoli FitzGerald, nata in Italia e da 27 anni negli USA. Eletta nel 2013 alla Camera dei Deputati nella Circoscrizione Estero – Ripartizione Nord e Centro America, ha sempre avuto nel cuore il desiderio di contribuire al bene della Comunità italiana all’estero ed ha trovato la possibilità di farlo prima nell’impegno attraverso il volontariato ed ora in Parlamento. Alla Camera dei Deputati è membro della Commissione Affari esteri e Comunitari, Segretario del Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese e Presidente dell’Associazione di Amicizia parlamentare Italia-Usa. www.angelafucsianissoli.us